Rilasciava falsi certificati medici per garantire l’idoneità al lavoro di operai e professionisti assunti presso stabilimenti e aziende di tutta la provincia. Dopo le segnalazioni arrivate nei mesi scorsi agli uffici della procura di Napoli Nord, l’inchiesta portata avanti dalla magistratura aversana ha disvelato un ingente giro di affari realizzato su fasulle attestazioni che venivano poi rilasciati ad aziende operanti nel territorio vesuviano e nolano. Centinaia di euro venivano pagati per ogni singolo documento, ottanta gli episodi ricostruiti dagli investigatori negli ultimi mesi. Per gli inquirenti l’affare dei falsi certificati sarebbe molto più profondo, tanto che ulteriori accertamenti saranno effettuati nei prossimi mesi. Nei giorni scorsi i Carabinieri per la Tutela del lavoro di Napoli hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip di Napoli Nord su richiesta della Procura aversana, con la quale si dispone la sospensione dall’esercizio della professione medica per la durata di 12 mesi nei confronti di un medico gravemente indiziato di aver rilasciato numerosi certificati medici ideologicamente falsi. Il medico – secondo quanto ricostruito dalla procura – avrebbe certificato l’idoneità sanitaria alla mansione di numerosi operai e dipendenti, senza mai sottoporre i lavoratori a una regolare visita medica. Secondo quanto ricostruito attraverso controlli svolti negli stabilimenti produttivi che si avvalevano delle prestazioni del medico, quest’ultimo avrebbe redatto oltre 80 certificati di idoneità sanitaria ideologicamente falsi, che venivano poi rilasciati nei confronti di ditte situate nei comuni di Sant’Antimo, Nola, Ottaviano, Palma Campania, Castellammare di Stabia, Poggiomarino e San Giuseppe Vesuviano. Oltre alla sospensione dall’esercizio della professione medica, il gip di Napoli Nord ha accolto anche le richieste di applicazione di misure cautelari reali formulate dalla Procura, disponendo l sequestro preventivo delle quote sociali e del complesso aziendale utilizzato dal professionista per svolgere la propria attività professionale, nonché sottoponendo a sequestro parte delle somme di denaro costituenti il profitto dei reati di falso ideologico consumati. Il medico sospeso dalla magistratura potrebbe non essere l’unico a essere a conoscenza di questo sistema illecito, toccherà alle forze dell’ordine cercare di capire se il professionista napoletano finito sotto la lente di ingrandimento della procura abbia agito da solo o se anche altri colleghi abbiano commesso reati simili.
CRONACA
1 febbraio 2022
Falsi certificati medici per le aziende del Vesuviano e del Nolano, medico sospeso per un anno