Dagli antinfiammatori alle pillole Covid, aggiornate le cure a casa
CRONACA
11 febbraio 2022
Dagli antinfiammatori alle pillole Covid, aggiornate le cure a casa
Redazione

Nuovi monoclonali e antivirali orali, che si affiancano ad altri trattamenti farmacologici dal paracetamolo agli antinfiammatori. Con una nuova circolare, il ministero della Salute ha aggiornato le indicazioni operative per la gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SarsCoV2, ciò tenuto conto delle “emergenti conoscenze scientifiche in particolare in ambito farmacologico” con la disponibilità di nuovi farmaci antivirali e anticorpi monoclonali. Rispetto alla terapia, sia con anticorpi monoclonali che con antivirali, conferma il ministero, questa è da destinarsi a soggetti con malattia lieve-moderata non ospedalizzati e non in ossigenoterapia che presentino fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 grave. La selezione del paziente da trattare con tali farmaci è affidata ai medici di famiglia, ai pediatri di libera scelta ed ai medici delle Usca. I pazienti, in tali casi, “devono essere indirizzati rapidamente ai centri abilitati alla prescrizione, somministrazione e dispensazione di tali farmaci identificati dalle Regioni”. Sia gli anticorpi monoclonali che gli antivirali per la cura del Covid sono soggetti al controllo dei registri di monitoraggio AIFA. In Italia sono disponibili al momento tre diversi trattamenti a base di anticorpo monoclonale e vanno somministrati massimo entro 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi (ma preferibilmente entro le 72 ore). Nelle indicazioni aggiornate, il ministero precisa tuttavia che, rispetto agli altri, “è raccomandabile un uso preferenziale dell’anticorpo monoclonale sotrovimab, vista la sua capacità neutralizzante rispetto alle varianti di SarsCoV2 circolanti”, inclusa Omicron. Tre sono invece gli antivirali resi disponibili di recente: il remdesivir (somministrato via endovena), l’antivirale orale Paxlovid di Pfizer che va somministrato non oltre 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi, così come l’antivirale orale Molnupiravir di Merck.

Nella nuova circolare, indicazioni precise riguardano anche i bambini: nei bimbi asintomatici non occorre somministrare alcun farmaco, mentre in quelli che accusano sintomi simil-influenzali è consigliabile, in caso di necessità (febbre >38,5°C, mal di gola, cefalea, dolori articolari ecc.), su indicazione del pediatra, somministrare una terapia sintomatica con Paracetamolo o Ibuprofene. Tra gli strumenti di monitoraggio domiciliare del paziente, si conferma inoltre nella circolare, il medico dovrà usare una specifica tabella per la determinazione del rischio (MEWS) che comprende vari parametri, dalla pressione alla frequenza respiratoria, e con indicazioni specifiche per le donne in gravidanza. Fondamentale, si ribadisce, è anche il monitoraggio della saturazione dell’ossigeno a domicilio attraverso il pulsossimetro: il paziente dovrà contattare tempestivamente il proprio medico se i valori di saturazione di ossigeno sono inferiori al 92%. Rispetto ai farmaci da utilizzare, si conferma per i pazienti asintomatici o paucisintomatici la possibilità di effettuare trattamenti sintomatici: ad esempio paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei -FANS- in caso di febbre o dolori articolari o muscolari, a meno che non esista chiara controindicazione all’uso. La circolare ricorda anche che non vanno utilizzati routinariamente, ma solo in specifici casi, i corticosteroidi (cortisonici), eparina ed antibiotici. Non va invece utilizzata l’idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata.