Torre del Greco. L’ennesimo allarme ambientale è scattato al termine dei due giorni di sciopero proclamati dai netturbini della ditta Buttol, con la quarta città della Campania ridotta a una maxi-discarica a cielo aperto: «È necessaria un’immediata verifica delle condizioni igienico-sanitarie, in particolare in prossimità di scuole e mercati», l’appello firmato dagli esponenti del M5S di palazzo Baronale e indirizzato ai vertici dell’ufficio igiene e sanità dell’Asl Napoli 3 Sud.
Invitati a chiare lettere a verificare il rispetto del sacrosanto diritto alla salute per i cittadini di Torre del Greco: «Bisogna verificare se, alla luce dell’eccessiva presenza di rifiuti in strada, siano rispettate le condizioni di tutela della salute pubblica – argomentano Vincenzo Salerno e Santa Borriello -. La vicenda assume un carattere rilevante, vista l’emergenza sanitaria legata al Covid-19».
Una circostanza ignorata dalla carovana del buongoverno, a dispetto degli spot social del delegato ai rifiuti Luigi Mele: «Gli affanni politici, la mozione di sfiducia al sindaco e le forti tensioni tra i vari attori del comparto rifiuti stanno esasperando una criticità evidente e penalizzando esclusivamente la città – sottolinea il capogruppo dei pentastellati in consiglio comunale Vincenzo Salerno -. In questo momento, il nostro unico obiettivo è il ripristino di livelli essenziali di decoro e igiene messi gravemente sotto attacco».
Sulla stessa lunghezza d’onda la grillina Santa Borriello: «La situazione igienico sanitaria della città deve avere massima priorità – ribadisce l’esponente d’opposizione – Le condizioni in cui versano interi quartieri sono sotto gli occhi di tutti e il problema si ripete in modo frequente e preoccupante. Abbiamo segnalato all’ufficio igiene e sanità dell’Asl Napoli 3 Sud i mancati interventi di rimozione dei rifiuti, la presenza di bidoni stracolmi e di rifiuti abbandonati lungo le strade nonché l’assenza di spazzamento. Sono passati tre anni e mezzo dall’insediamento dell’amministrazione comunale, ma è evidente che non si riesca a incidere nel settore e ciclicamente rincorriamo preoccupanti scenari di emergenza».
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