Torre del Greco. Le proteste e le petizioni non sono servite a nulla: i vertici dell’Eav – il colosso dei trasporti incaricato di garantire i collegamenti su ferro e gomma tra Napoli e la provincia – non cambiano idea e «tagliano» corse e stazioni all’ombra del Vesuvio.
A partire dalla prossima settimana, infatti, diventa realtà l’incubo ventilato già all’indomani della presentazione del nuovo programma di esercizio delle linee Circum: il servizio viaggiatori nelle fermate di Villa delle Ginestre e via del Monte – come informa una nota ufficiale dell’ente autonomo del Volturno – sarà garantito solo per la linea Napoli-Poggiomarino.
In pratica, a partire dal prossimo 7 marzo, i treni della linea Napoli-Sorrento non fermeranno in una stazione-chiave sotto il profilo turistico – la fermata di villa delle Ginestre è utilizzata dai visitatori dell’ultima residenza di Giacomo Leopardi – e non solo.
Il «volume di viaggiatori» stimato all’epoca della petizione per «salvare» la fermata di Villa delle Ginestre dai tagli della Circum si aggira, infatti, intorno ai 3.000 cittadini al giorno – la stazione di via Giovanni XXIII rappresentata un punto di riferimento per circa 400 famiglie della zona, a cui si aggiungono gli insegnanti dell’istituto comprensivo Giovan Battista Angioletti e gli studenti diretti alla biblioteca comunale di villa Macrina e i clienti di numerosi B&b del quartiere – ora destinato a restare a piedi o a trovare soluzioni non propriamente eco-compatibili.
«Questa decisione sembra non tenere conto del cittadino – protestano gli abitanti di Cappella Nuova – né dell’ambiente, considerato l’inevitabile aumento dell’utilizzo delle auto». Temi, evidentemente, secondari per i vertici del colosso dei trasporti in Campania.
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