Torre del Greco, i 16 precari delle politiche sociali rischiano di restare senza lavoro
Gli ex Molini Marzoli, sede dell'ufficio politiche sociali
CRONACA
10 marzo 2022
Torre del Greco, i 16 precari delle politiche sociali rischiano di restare senza lavoro
Contratti in scadenza il prossimo 31 marzo, l'amministrazione comunale non sembra intenzionata alla proroga
Alberto Dortucci

Torre del Greco. I tempi stringono e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba non detta le linee di indirizzo in vista della scadenza di fine mese. Così sedici impiegati del settore politiche sociali con contratto a termine rischiano di restare senza lavoro.

Senza l’attesa proroga, infatti, i precari delle fasce deboli dovranno lasciare gli uffici di via Calastro presso cui sono arrivati circa due anni fa. Ovvero, in un momento decisamente delicato sotto il profilo dell’assistenza alle famiglie alle prese con gli effetti dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Con la pandemia alle spalle, i lavoratori si sentono messi in discussione e l’amministrazione comunale resta in silenzio sul futuro degli otto assistenti sociali e degli otto operatori amministrativi in scadenza di contratto il prossimo 31 marzo.

Eppure una decisione all’ombra del Vesuvio sembra essere stata già presa, dopo l’incontro organizzato la scorsa settimana alla presenza del sindaco Giovanni Palomba, dell’assessore alla politiche sociali Antonella Esposito – riferimento in giunta dei consiglieri comunali Alessandra Tabernacolo e Antonio D’Ambrosio – e del dirigente Claudia Sacco insieme ai rappresentanti sindacali «Il problema non è del Comune – la «riflessione» del primo cittadino – bensì della Regione Campania. Quando da palazzo Santa Lucia non arriva un invito categorico a prorogare i contratti, ma si opta per un generico ‘si potrebbe’, è evidente che la scelta è lasciata alla discrezionalità dei singoli. Del resto è sintomatico che città come Salerno hanno scelto di non rinnovare i contratti».

La posizione assunta dal sindaco ora attende solo l’ufficializzazione. Con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil si è parlato poi dell’idea di avviare nuovi concorsi. «Ho preso atto delle difficoltà – spiega il sindaco al termine della riunione – cui si andrebbe incontro in caso di un nuovo bando».

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