Torre del Greco. «Il piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza rappresenta lo strumento principale nella strategia di diffusione della cultura della legalità e della pubblica amministrazione come ‘casa di vetro’, trasparente e accessibile alla comunità di cittadini rappresentata dal Comune». A scrivere è Pasquale Incarnato, segretario generale dell’ente di palazzo Baronale nonché responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza in municipio.
Belle parole, ma «ignorate» direttamente da Pasquale Incarnato. A cui, evidentemente, sfuggono tutte le omissioni e le dimenticanze capaci di rendere «opaca» la casa di vetro della pubblica amministrazione di Torre del Greco. Basta navigare sul sito istituzionale del Comune – www.comune.torredelgreco.na.it – per scoprire come alcuni obblighi dell’ente di palazzo Baronale vengano disattesi da anni. Solo per citare qualche esempio, andrebbero indicati i curriculum dei vari assessori e consiglieri comunali nonché «i compensi di qualsiasi natura connessi alla carica e i rimborsi delle spese per missioni».
Invece, attraverso il sito istituzionale del Comune non è assolutamente possibile risalire ai compensi portati a casa da ogni singolo amministratore. Perfino all’interno delle determinazioni dirigenziali in cui vengono indicate le spese mensili sostenute per pagare i «gettoni d’oro» ai consiglieri comunali vengono riportati solo i riferimenti alla spesa complessiva sostenuta ogni mese e – contrariamente al «metro» utilizzato fino allo sbarco in municipio della carovana del buongoverno, guidata in consiglio comunale prima da Felice Gaglione e ora da Gaetano Frulio – non compare l’obbligatorio schema riassuntivo dei costi sostenuti ogni mese dalla collettività per ogni consigliere comunale.
Insomma, facendo leva su una fantasiosa interpretazione della legge sulla privacy si nascondono i costi pubblici di ogni rappresentante della casta.. Sarebbe obbligatorio inoltre riportare i «dati relativi all’assunzione di altre cariche e i relativi compensi; altri eventuali incarichi a carico della finanza pubblica; situazione patrimoniale propria e dei familiari qualora vi consentano viceversa, c’è la necessità di presentare una dichiarazione circa il mancato consenso del proprio coniuge e dei parenti inseriti nel proprio stato di famiglia». Trovare qualcuna di queste indicazioni relativa al sindaco, ai suoi assessori e a tutti i consiglieri comunali sul sito del Comune è impossibile dal 2019. Eppure, in questi giorni proprio il segretario generale Pasquale Incarnato ha firmato un avviso pubblico con cui informa che «il Comune di Torre del Greco, in vista dell’adozione del nuovo piano triennale 2022-2024, ritiene che un contributo fondamentale alla definizione della strategia comunale di prevenzione della corruzione e di implementazione della trasparenza possa derivare dal coinvolgimento dei cittadini singoli e/o associati, dai vari portatori di interesse che operano nel territorio e degli stessi dipendenti del Comune».
Di qui, la predisposizione di un modulo attraverso cui – entro le ore 12 del prossimo 24 marzo – si possono fornire i suggerimenti all’indirizzo pec protocollo.torredelgreco@asmepec.it. «L’acquisizione di proposte, osservazioni e indicazioni in ordine al contenuto del piano di prossima definizione e adozione viene considerato un prezioso elemento conoscitivo, nonché uno strumento di arricchimento per l’amministrazione» scrive Pasquale Incarnato. A parole un perfetto responsabile responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza in municipio. In pratica, a giudicare dai fatti, meno impeccabile.
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