Torre del Greco. Non c’è pace per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba. Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo per la mancata approvazione della mozione di sfiducia promossa dagli infiltrati del Pd in Comune e già scoppia l’ennesimo caso-politico a palazzo Baronale.
Stavolta, lo strappo si è consumato (a sorpresa) durante l’ultima seduta della giunta: una riunione convocata per approvare il bilancio 2022, il documento finanziario destinato a dettare i tempi dell’ultimo anno di mandato di Giovanni Palomba & company.
La delibera è stata regolarmente approvata – l’atto sbarcherà in consiglio comunale per il via libera definitivo a metà aprile – ma senza il voto dell’assessore alle politiche sociali Antonella Esposito, tecnico di area Forza Italia, espressione dei consiglieri comunali Alessandra Tabernacolo e Antonio D’Ambrosio.
La professionista arrivata da Castellammare di Stabia – già silurata come assessore durante l’ultimo rimpasto della giunta targata Gaetano Cimmino, poi sciolta per infiltrazioni camorristiche – avrebbe motivato la propria scelta con l’esiguità di fondi (iniziali 400.000 euro, da rimpinguare successivamente con gli avanzi di amministrazione) a disposizioni del settore politiche sociali.
Una presa di posizione non concordata con i propri consiglieri comunali di riferimento e capace di scatenare nuove fibrillazioni in municipio. Dove si moltiplicano le supposizioni sulla scelta di Antonella Esposito. La più accreditata è quella dello scontro per anticipare l’annunciato benservito in occasione del rimpasto di primavera.
Il sindaco Giovanni Palomba, al momento, resta in attesa degli eventi. Non dovessero arrivare le dimissioni di Antonella Esposito, il primo cittadino potrebbe procedere alla revoca delle deleghe all’assessore «straniero» di palazzo Baronale.
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