Attraverso documenti fraudolenti avrebbero attestato l’esistenza di falsi rapporti di collaborazione con calciatori per beneficiare dei ristori elargiti in epoca Covid. Un’accusa che la Procura di Nocera Inferiore (Salerno) ha formulato a carico dell’ex presidente della Nocerina, M.P. e dell’ex dirigente T.P. e che ha portato al sequestro preventivo di 100mila euro nei confronti dei 15 calciatori che hanno ottenuto il beneficio economico. L’inchiesta è partita da un procedimento della giustizia sportiva che ha, poi, trasmesso gli atti alla Procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore. Secondo gli investigatori i due ex dirigenti (la società ha da pochi mesi cambiato proprietà) avrebbero predisposto “un articolato sistema fraudolento” per ottenere i ristori economici previsti dal decreto Cura Italia e legati al fermo delle attività agonistiche provocato dal Covid. False dichiarazioni che avrebbero consentito di trarre in inganno i funzionari della società Sport e Salute, la società in house del Ministero delle Finanze e, quindi, ottenere i ristori. Pertanto in mattinata i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Nocera Inferiore hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta e per equivalente, per un ammontare di 100mila euro.
SPORT
23 marzo 2022
Ristori Covid ai calciatori, indagato ex presidente Nocerina