Torre del Greco. Rischia di avere pesanti strascichi sulla maggioranza di palazzo Baronale la «cena della salvezza» organizzata dal sindaco Giovanni Palomba per festeggiare il flop in consiglio comunale della mozione di sfiducia presentata da 10 esponenti dell’opposizione. Le questioni politiche, stavolta, non c’entrano. Anzi, l’ombra di un nuovo strappo con Iolanda Mennella e Carmine Gentile – sponsor del «traballante» assessore ai lavori pubblici Felice Gaglione, entrambi assenti all’appuntamento conviviale voluto dal primo cittadino – si è subito dissolta con la partecipazione dei due alleati ai lavori dell’ultima seduta dell’assise. A preoccupare, invece, sono le possibili «conseguenze epidemiologiche» dell’appuntamento a tavola: a meno di 24 ore dal banchetto, infatti, l’ex senatore Nello Formisano è risultato positivo al Covid-19. Fortunatamente le condizioni di salute dell’esponente di Alleanza Democratica non desterebbero particolari preoccupazioni, ma – a dispetto della tempestiva comunicazione del contagio agli alleati di palazzo Baronale – in municipio non sono state adottate, in vista della seduta del consiglio comunale convocato a 48 ore dalla cena di maggioranza, le procedure previste in casi del genere. In pratica, i «contatti stretti» di Nello Formisano – i partecipanti alla «tavolata» voluta dal sindaco Giovanni Palomba – si sono presentati in assise, tranne poche eccezioni, senza effettuare il necessario tampone di verifica. E si sono «mischiati» ai restanti colleghi del consiglio comunale. Lo stesso capo dell’assise Gaetano Frulio si è limitato a giustificare, in apertura di seduta, l’assenza di Nello Formisano e di altri 4 colleghi per «motivi di salute». Per scacciare lo spettro di un focolaio, adesso, sarà necessario attendere la canonica settimana e incrociare le dita.
La seduta lampo
Sotto il profilo politico, invece, la seduta del consiglio comunale è servita allo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio per verificare la «tenuta» dei numeri in aula. A dispetto di dubbi e sospetti circolati tra i corridoi di palazzo Baronale dopo la mancata partecipazione alla «cena della salvezza», Iolanda Mennella e Carmine Gentile si sono regolarmente presentati all’appuntamento in consiglio comunale. Votando tutti i provvedimenti secondo le direttive della maggioranza. Non c’è stato, dunque, bisogno della «stampella» di Romina Stilo e Carmela Iacomino – esattamente come accaduto in occasione della mancata sfiducia – entrambe rimaste sedute tra gli scranni dell’opposizione. L’unico scontro in aula è arrivato sull’ordine del giorno presentato da Luigi Caldarola e Vittorio Guarino insieme ai pentastellati Vincenzo Salerno e Santa Borriello per impegnare il sindaco a partecipare all’avviso pubblico per ottenere i fondi del Pnrr destinati agli asili nido: una proposta respinta al mittente, non senza polemiche. Poi un’oretta di «litanie» per approvare a maggioranza un’interminabile sfilza di debiti fuori bilancio prima del rompete le righe. E dell’inizio del countdown dello scampato pericolo-contagio.
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