Torre del Greco. Non si rassegnava alla fine della relazione con l’uomo della sua vita e aveva cominciato a minacciare l’ex amante di diffondere video e foto hot della loro relazione clandestina. Arrivando a contattare e molestare la moglie della vittima per riconquistare il suo «amore». A scrivere la parola fine al calvario di una coppia della periferia cittadina sono stati i carabinieri della caserma Dante Iovino, pronti – in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale procura – a notificare a un trentenne accusato di atti persecutori, stalking e revenge porn il divieto di avvicinamento alle persone offese nonché ai luoghi frequentati dalle stesse e dai propri familiari.
Il triangolo spezzato
Tutto sarebbe nato dalla fine della relazione d’amore tra l’indagato e un uomo sposato. Davanti al rifiuto dell’ex amante di proseguire gli incontri clandestini e gli appuntamenti «romantici» all’insaputa della moglie, il trentenne avrebbe cominciato a mettere in atto una serie di condotte persecutorie per «vendicarsi» della coppia. Secondo i miliari dell’Arma guidati dal capitano Andrea Leacche il trentenne in diverse occasioni avrebbe minacciato il suo ex di diffondere un filmato contenente immagini in atteggiamenti sessualmente espliciti nonché di rivelare alla moglie gli scabrosi dettagli del loro rapporto sentimentale. Come ritorsione per la scelta dell’ex amante, l’indagato avrebbe quindi indirizzato le proprie condotte moleste verso la moglie dell’uomo, inviandole continui messaggi contenenti offese e ingiurie, presentandosi anche presso l’abitazione della donna, oltre a scrivere sulle pareti e sulle porte del condominio delle vittime offese nei confronti dei coniugi.
La fine dell’inferno
Alla fine, esasperata dalla situazione e in preda a un grave stato d’angoscia, la donna ha deciso di scrivere la parola fine al suo inferno e di denunciare – insieme al marito – le molestie subite dall’indagato.Le dichiarazioni rese dai due coniugi – insieme al materiale estrapolato dai telefoni di marito e moglie – hanno consentito di raccogliere gli indizi nei confronti del trentenne in ordine ai reati di “revenge porn” e stalking. Espliciti, in particolari, alcuni messaggi e diverse immagini inviate dall’uomo sullo smarphone della moglie dell’ex amante. L’indagato è stato quindi sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese, ai luoghi frequentati dalle stesse e dai loro prossimi congiunti.
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