Torre del Greco/Torre Annunziata. I due quindicenni fermati per il barbaro massacro di Giovanni Guarino – il diciannovenne ucciso a coltellata a due passi dal luna park allestito a Leopardi – respingono le accuse della procura dei minori di Napoli.
Entrambi hanno affermato con insistenza di essere estranei ai fatti che gli sono stati ingiustamente attribuiti, dal momento che nessuno dei due ha mai portato in giro un coltello e che nessuno dei due ha aggredito altri soggetti con un’arma o altro.
I due ragazzi hanno fornito elementi utili alla ricostruzione dei fatti, descrivendo la rapina avvenuta in loro danno (avente quali obiettivi l’orologio di valore che uno dei due indossava al polso e una collana d’oro) e l’imponente rissa che li ha visti coinvolti e che ha coinvolto un numero elevato di ragazzi presenti sul luogo.
I due ragazzi invero hanno raccontato di essere stati malmenati duramente e che la lite in cui sono stati implicati molti loro coetanei presenti, dal numero indefinito ma assai numeroso. La difesa – rappresentata dall’avvocato Mauro Porcelli – ora svolgerà ogni indagine necessaria e ha già sollecitato la Procura affinché proceda nelle indagini, effettuando rilievi a tappeto, al fin di chiarire la dinamica dei fatti e di accertare le reali responsabilità.
Nel caso in questione non sono emerse testimonianze oculari utili alle indagini. Una delle due vittime ha dichiarato di non essere in grado di descrivere la persona che aveva in mano il coltello e che si è reso autore del suo ferimento e dell’uccisione di Giovanni Guarino, ma escludendo che tra gli autori dei ferimenti ci fosse uno dei due indagati.