Torre del Greco, Frulio si aggrappa alla poltrona (e allo stipendio): «Proposta di sfiducia irricevibile»
Gaetano Frulio e l'alleato ritrovato Luigi Caldarola
CRONACA
15 aprile 2022
Torre del Greco, Frulio si aggrappa alla poltrona (e allo stipendio): «Proposta di sfiducia irricevibile»
Il presidente del consiglio comunale respinge l'assalto della maggioranza e cerca la sponda dell'alleato ritrovato Caldarola
Alberto Dortucci

Torre del Greco. «La proposta, così come formulata, risulta irricevibile». E’ l’estrema sintesi delle barricate alzate da Gaetano Frulio a difesa della prestigiosa e remunerativa poltrona da presidente del consiglio comunale, messa «a repentaglio» dall’assalto dei sei esponenti di maggioranza – Carmela Pomposo, Ciro Accardo, Michele Langella, Antonio D’Ambrosio, Pasquale Brancaccio e il trasformista Luigi Mele – pronti a sottoscrivere un documento per modificare nuovamente lo statuto comunale nell’articolo relativo alla sfiducia del capo dell’assise.

Chiaro l’obiettivo dei fedelissimi del sindaco Giovanni Palomba: destituire il «traditore» della carovana del buongoverno – passato all’opposizione, insieme alla partner elettorale Luisa Liguoro, a fine dicembre 2021 – e indicare un nuovo leader del «parlamentino» di palazzo Baronale, carica tradizionalmente appannaggio della maggioranza.

Alla vigilia dell’aumento record dell’indennità di funzione – a partire dall’approvazione del bilancio 2022, prevista una spesa di circa 3.700 euro al mese per il presidente del consiglio comunale – Gaetano Frulio si aggrappa, dunque, alla «forma» per restare in sella: «La proposta – si legge nella risposta ai sei sottoscrittori – richiama una presunta “volontà dell’assise di introdurre la facoltà di revoca del presidente del consiglio comunale” senza riferimenti puntuali alle circostanze cui si riferisca, rendendo  la proposta irricevibile».

Non solo: l’ultimo voltagabbana del Comune «suggerisce» agli ex alleati di portare la questione «per un corretto e completo iter procedurale» all’attenzione della commissione consiliare agli affari generali. Ovvero, l’organismo politico guidato dall’alleato ritrovato Luigi Caldarola, invitato da Gaetano Frulio a «comunicare l’eventuale calendarizzazione dei lavori».

Un déjà-vu della vicenda gettoni applicata alla carica da circa 3.700 euro al mese di presidente del consiglio comunale.

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