E’ scaduto stamani l’ultimatum delle forze russe agli ultimi difensori ucraini di Mariupol. Mosca parla di “400 mercenari stranieri” assediati nell’acciaieria Azovstal, Zelensky parla di “genocidio” e di “situazione disumana” in città. Le ultime armi invitate dagli Usa sono “iniziate ad arrivare” in Ucraina, secondo la Casa Bianca, mentre stamani le sirene d’allarme hanno suonato in quasi tutte le regioni dell’Ucraina. A Kiev è stata colpita una fabbrica di munizioni nel sobborgo di Brovary. Sospesi i corridoi umanitari per mancanza di un accordo sul cessate il fuoco, la vicepremier Vereshchuck lancia un appello per permettere l’evacuazione dei civili da Mariupol.
Sono almeno 20.300 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’Esercito di Kiev su Twitter. Dopo 53 giorni di conflitto, gli ucraini registrano anche 165 aerei da caccia abbattuti, oltre a 146 elicotteri e 148 droni. Inoltre, affermano di aver distrutto 773 carri armati russi, 376 pezzi di artiglieria, 2.002 veicoli blindati, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 127 sistemi di lanciamissili, otto navi, 1.471 veicoli, 76 autocisterne, 66 unità di difesa antiaerea e 27 unità di equipaggiamenti speciali.
Nuove sanzioni dell’Ue contro la Russia
Il sesto round di sanzioni Ue contro la Russia prenderà di mira il petrolio e le banche, in particolare Sberbank. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al quotidiano tedesco Bild am Sonntag. Le sanzioni dovrebbero riguardare anche le “questioni energetiche”. L’Ue sta lavorando su “meccanismi intelligenti” in modo che il petrolio possa essere incluso anche nelle prossime misure. “La priorità assoluta – ha concluso – è ridurre le entrate di Putin”.
“Mosca prepara nuove bugie per coprire i crimini di guerra”
La leadership russa sta preparando nuove menzogne per coprire le atrocità commesse dalle sue truppe sulla popolazione civile in Ucraina: lo afferma il ministero degli Esteri britannico su Twitter, denunciando che le forze russe continuano a ridistribuire equipaggiamenti da combattimento e di supporto dalla Bielorussia verso l’Ucraina. Il cancelliere austriaco Nehammer riferisce l’esito del suo incontro con Putin dell’11 aprile: il leader russo avrebbe assicurato che “collaborerà all’inchiesta internazionale” sui crimini di guerra.