Torre del Greco. Cumuli di rifiuti davanti agli ingressi dei condomini, fuori alle scuole e lungo i marciapiedi. è la «bomba ecologica» abbandonata tra via De Gasperi e via Nazionale, dove – in «bella mostra» tra i sacchetti lasciati in strada dai netturbini della ditta Buttol – spunta anche la carcassa di un gatto morto. «La situazione è diventata insostenibile, la raccolta è ferma dalla vigilia di Pasqua – denunciano gli abitanti del quartiere Sant’Antonio – C’è un fetore insopportabile, rischiamo un’epidemia».
L’ennesimo grido d’allarme, arrivato alla vigilia del passaggio di consegne tra il colosso ambientale con sede legale a Sarno – vincitore dell’appalto d’oro promosso dall’amministrazione comunale – e la ditta Velia: «Da giorni la raccolta dei rifiuti è ferma al palo – sottolineano i residenti della zona -. Tutta la periferia è sommersa dalla spazzatura: abbiamo segnalato le criticità all’ufficio Nu del Comune e alla polizia municipale, ma nessuno interviene per risolvere l’emergenza igienico-sanitaria».
Alla base dell’ennesimo disastro ci sarebbe l’ultimo braccio di ferro tra la ditta Buttol e i lavoratori del turbolento cantiere di viale Europa, relativo al mancato pagamento (in anticipo) dello stipendio per le festività pasquali: «Ogni volta una scusa diversa, ma a pagare le conseguenze sono i cittadini – attaccano i residenti del quartiere Sant’Antonio -. Paghiamo una super-tassa della Nu, ma siamo costretti a vivere tra i rifiuti. L’amministrazione comunale ci deve tutelare: se non sono capaci, vadano a casa».
Parole pesanti come macigni, respinte al mittente dal delegato all’ambiente dell’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba: «La Buttol ha evidentemente mollato – ribadisce Luigi Mele -. Speriamo di cambiare registro con l’arrivo della nuova ditta. Intanto, proseguono i controlli e le penali per i disservizi registrati negli ultimi giorni».
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