Torre del Greco. Parte oggi alle 15 la volata di fine mandato del sindaco Giovanni Palomba, atteso all’ultimo «banco di prova» in consiglio comunale: l’approvazione del bilancio di previsione del 2022. Un documento finanziario squisitamente tecnico – come consolidata abitudine della carovana del buongoverno di palazzo Baronale – in attesa del successivo via libera al consuntivo e alla maxi-variazione già al vaglio degli esponenti della maggioranza. E proprio oggi potrebbe passare il «treno finale» per gli alleati intenzionati a completare i 5 anni «a braccetto» con lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio.
Obiettivo 17 voti
Sventato il «golpe» promosso da 10 esponenti della minoranza – capeggiati dal presidente «super-partes» del consiglio comunale Gaetano Frulio, infiltrato del Pd in municipio – il primo cittadino punta a consolidare i «numeri» raggiunti a febbraio. Partendo dalla conferma del «sostegno» di Forza Italia – rappresentata da Carmela Iacomino e dall’ex vicesindaco Romina Stilo – e puntando al «recupero» di qualche ex dissidente, pentito del passaggio all’opposizione. I papabili al ritorno all’ovile sono tre: Salvatore Gargiulo, Simone Mariano Gramegna e Ciro Piccirillo. L’obiettivo del sindaco sarebbe raggiungere quota 17 voti non solo per approvare il bilancio 2022 – in ogni caso, una formalità – ma per avere i numeri necessari a promuovere la successiva sfiducia del capo dell’assise: Gaetano Frulio – alla luce dell’addio alla maggioranza – viene ritenuto, infatti, un potenziale «ostacolo» al raggiungimento dei progetti di fine mandato. Il voto di oggi, dunque, potrebbe diventare uno spartiacque anche per la seconda carica istituzionale di palazzo Baronale.
Gli emendamenti
In attesa dello scontro in aula, cinque consiglieri comunali di minoranza – Luigi Caldarola, Vittorio Guarino, Luisa Liguoro e gli unici due oppositori della prima ora: i grillini Vincenzo Salerno e Santa Borriello – hanno presentato una serie di emendamenti al bilancio 2022 da discutere in consiglio comunale: «Anche quest’anno si svilisce l’utilità della programmazione e si attende l’approvazione del bilancio consuntivo per procedere, poi, a una lottizzazione dell’avanzo di amministrazione e allo sviluppo di progetti di spesa da sostenere entro la fine dell’anno – la riflessione alla base dell’iniziativa politica -. Puntualmente buona parte dei progetti di spesa poi resta fermo al palo e il primo semestre di ogni anno è uno stallo assoluto». Di qui, l’idea di presentare una serie di proposte in contrapposizione con il modus operandi di Giovanni Palomba & company: «Abbiamo indicato la strada da perseguire in futuro: il contenimento della spesa corrente per creare economie e risorse da allocare sulle direttive emerse dall’ascolto delle realtà territoriali – sottolineano i sottoscrittori degli emendamenti -. Gli emendamenti hanno come finalità la futura vendita del sistema turistico cittadino alle prossime fiere di settore, il ripristino della festa dei 4 altari, la creazione di aree giochi e di sport all’aperto, spazi di aggregazione e potenziamento delle politiche giovanili attraverso l’aumento delle risorse in capo al forum dei giovani». Poi largo alle proposte dei cittadini: «Alcune associazioni hanno evidenziato la mancanza di illuminazione pubblica a via Fosso Bianco – proseguono gli esponenti dell’opposizione – e, al contempo, abbiamo individuato risorse extracomunali da destinare all’assunzione a tempo indeterminato di assistenti sociali. Un’oculata attività di programmazione si deve tradurre in ampliamento della pianta organica in maniera stabile e senza l’incremento di realtà di precariato. L’importanza della proposta è soprattutto la previsione triennale degli interventi. Percorrere la realizzazione degli stessi utilizzando, invece, l’avanzo di amministrazione renderebbe gli stessi degli spot estemporanei. La città necessità di una visione di medio lungo termine e non più di spartizioni volte alla salvaguardia degli equilibri politici».
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