Torre del Greco. Doveva essere il mese della verità per l’esercito di risparmiatori traditi dalla Deiulemar compagnia di navigazione. E comincia con una firma «storica» per chi combatte da 10 anni per recuperare i soldi spariti nel buco nero del grande crac da 800 milioni di euro.
Esattamente a 10 anni dal fallimento dell’ex banca privata di Torre del Greco, infatti il comitato dei creditori della società di fatto – rappresentato, tra gli altri, dal sindaco Giovanni Palomba – ha dato parere favorevole alla chiusura di una transazione da 180 milioni di euro (in pratica circa il 22,5% della somma totale «sottratta» agli ex obbligazionisti) per chiudere il contenzioso da 363 milioni di euro con Bank of Valletta.
L’offerta proveniente da Malta (50% sull’unghia, senza passare per ulteriori calvari giudiziari) porterà a stretto giro – il tempo necessario per chiudere la pratica e fare partire il bonifico d’oro dall’isola – a un super-ristoro per i truffati dagli armatori-vampiri.
In attesa degli appuntamenti fissati per fine mese: il processo d’appello a Roma agli eredi delle famiglie Della Gatta, Iuliano e Lembo e l’eventuale transazione da 50 milioni per i trust gestiti dalla Bsi Corporation.
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