Torre del Greco. Cumuli di rifiuti di ogni genere «dimenticati» per giorni proprio all’imbocco della banchina, auto in sosta selvaggia sia sul suolo demaniale sia lungo la (ex) passeggiata porto-Scala distrutta dalle mareggiate e dall’incuria delle istituzioni. Manca esattamente un mese all’ingresso ufficiale dell’estate, ma il molo di Ponente è già fuori controllo. Ostaggio di caos e illegalità, agevolate dalla completa assenza di controlli da parte degli agenti della polizia municipale e degli uomini della capitaneria di porto.
Lo scempio vista mare
Le prime avvisaglie dell’arrivo della «stagione calda» al molo di Ponente si erano avute già durante il primo week end di maggio. Quando solo un intervento «straordinario» dei netturbini della ditta Velia – intervento, peraltro, sollecitato dal delegato all’ambiente Luigi Mele dopo la raffica di proteste arrivate dal porto – aveva permesso di disinnescare la «bomba ecologica» spuntata in un’area dove in passato era vietato il deposito dei rifiuti e ora sono stati sistemati decine di bidoni per la raccolta indifferenziata della spazzatura: una vera e propria «manna dal cielo» per eco-criminali e «semplici» incivili, pronti a trasformare il tratto di strada d’accesso alla banchina in una discarica a cielo aperto. Neanche il tempo di concludere, dunque, la bonifica e subito si è formato nuovamente un maleodorante cumulo di immondizia. «Qui vengono a sversare qualsiasi cosa e non solo da Torre del Greco – denunciano gli habitué del porto -. Sarebbe necessario incrementare i controlli per scoraggiare caos e illegalità, ma qui non si vede mai una divisa».
La sosta selvaggia
Un atto d’accusa agli uomini della Capitaneria di porto – chiamati, in teoria, a vigilare sul suolo demaniale – ma anche ai vigili urbani guidati dal comandante Salvatore Visone. Perché se inchiodare gli incivili dei rifiuti potrebbe richiedere lunghi servizi di pattugliamento e controllo, disincentivare la sosta selvaggia potrebbe essere decisamente più agevole. Ma sulle auto parcheggiate disordinatamente lungo la passeggiata porto-scala – alcune addirittura lungo la passerella distrutta dalle mareggiate o a ridosso degli scogli – non campeggia mai una multa.
Insomma, un vero e proprio «tappeto rosso» steso ai pirati delle quattro ruote capaci di rendere praticamente inaccessibile l’area comunale. «Sono stati divelti e distrutti i paletti per delimitare la passeggiata e, in particolare durante i week end, la fila di auto in sosta arriva fino agli scogli – raccontano i testimoni dello scempio -. Abbiamo segnalato le criticità alla polizia municipale, ma non è cambiato nulla». Se il buongiorno si vede dal mattino, l’estate all’ombra del molo di Levante si annuncia rovente.
@riproduzione riservata