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Covid: 29.875 positivi e 95 morti. In Campania risale l’incidenza
CRONACA
24 maggio 2022
Covid: 29.875 positivi e 95 morti. In Campania risale l’incidenza
Pasquale D'Errico

Sono 29.875 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 9.820. Le vittime sono invece 95, in aumento rispetto alle 80 di ieri

Sono 811.720 le persone attualmente positive al Covid, 21.327 in meno nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 17.288.287 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 166.127. I dimessi e i guariti sono 16.310.440, con un incremento di 51.946 rispetto a ieri .

Tasso all’11%, -1 terapie intensive

Sono 269.871 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 93.813. Il tasso di positività è all’11%, in lieve aumento rispetto al 10,5% di ieri. Sono 290 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, uno in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 29. I ricoverati nei reparti ordinari sono 6.257, ovvero 131 in meno in rispetto a ieri. I dati forniti dal ministero non riportano quelli della regione Emilia Romagna, ferma per aggiornamento dei sistemi informatici.

In Campania risale l’incidenza, sette nuove vittime

Sono 3.505 i nuovi positivi al Covid in Campania su 24.801 test esaminati. Il tasso di incidenza sale al 14.13%, contro il 12,55 di ieri. Sette le nuove vittime, di cui cinque nelle ultime 48 ore e due risalenti ai giorni precedenti. Migliora la situazione sul versante ospedaliero: i posti letto occupati nelle intensive sono 29 (-2), quelli in degenza 453 (-4).

Galli: i dati dell’infezioni molto sottostimati.

“E’ un dato di fatto che i casi di Covid denunciati sono molto al di sotto delle infezioni che realmente si verificano. L’ altra cosa allarmante è che le ultime varianti omicron reinfettano non solo persone che hanno avuto infezioni con le precedenti varianti, ma anche persone che hanno avuto infezioni con Omicron uno”. Così il virologo Massimo Galli, parlando con i giornalisti al seminario della “Damor Farmaceutici” a Napoli. “Siamo quindi di fronte ad una tendenza delle nuove varianti ad essere più diffusive , anche per la capacità di infezione che hanno nei confronti delle persone che hanno giù una storia di infezioni”. “Fortunatamente – ha proseguito Galli – abbiamo un impatto, dal punto di vista della gravità del quadro, limitato, soprattutto nelle persone che sono state precedentemente infettate o nelle persone robustamente vaccinate” “Corre voce che le ultime varianti Omicron 4 e 5 buchino più facilmente il vaccino delle altre – ha detto ancora il virologo – però attenzione: probabilmente la loro capacità diffusiva fa sì che si sia meno protetti rispetto all’ infezione, ma il funzionamento del vaccino rispetto alla gravità di malattia – e i numeri che stiamo vedendo dei ricoveri e dei ricoveri in terapia intensiva sono confortanti – dimostra che il vaccino continua a proteggere. Ecco perchè la quarta dose per gli anziani e per chi è portatore di malattie debilitanti della capacità di risposta immune è consigliata. Inutile aspettare per chi è potenzialmente a rischio”.

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