Centro servizi Nu a Torre del Greco: rischio revoca dei finanziamenti e danno erariale per il Comune
CRONACA
28 maggio 2022
Centro servizi Nu a Torre del Greco: rischio revoca dei finanziamenti e danno erariale per il Comune
Alberto Dortucci

Torre del Greco. A inizio 2020 sembrava essere diventata la «priorità» della carovana del buongoverno guidata dal sindaco Giovanni Palomba. Perché alla realizzazione di un centro servizi della Nu all’interno dell’area mercatale di viale Sardegna – progetto finanziato da Città Metropolitana con 473.354 euro – lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio aveva legato la speranza di sistemare la sgangherata raccolta dei rifiuti in città.

A un anno e mezzo di distanza – complici gli «imbarchi» in maggioranza di vari esponenti dell’opposizione, partendo da Luigi Mele e dall’ex senatore Nello Formisano –  il centro servizi della Nu è praticamente uscito dall’agenda: la delibera presentata all’attenzione dei lavori del consiglio comunale del marzo 2020 venne ritirata dallo stesso primo cittadino e la questione è poi lentamente finita nel dimenticatoio.

Facendo tirare un sospiro di sollievo agli abitanti della zona – preoccupati dalle «ricadute ambientali» sul quartiere – ma alimentando legittime preoccupazioni a palazzo Baronale. Ora messe nero su bianco dal responsabile unico del procedimento in una missiva indirizzata al sindaco, all’assessore all’ambiente Cinzia Mirabella e al presidente del consiglio comunale Gaetano Frulio in cui si evidenziano i rischi del lungo «silenzio» sulla questione. «L’amministrazione comunale – si legge nella lettera – attraverso una nota del 7 agosto del 2020 ha chiesto la progettazione definitiva di un centro servizi nell’area mercatale di viale Sardegna. Il piano finale relativo all’intervento è stato depositato il 10 novembre del 2020».

Poi sono arrivati l’ok della conferenza dei servizi e una querelle relativa al parere (negativo) rilasciato dall’Asl Napoli 3 Sud fuori tempo massimo fino alla sostanziale approvazione del progetto da ratificare in consiglio comunale. Una ratifica attesa da un anno e mezzo, ma inutilmente. Con l’inevitabile rischio di «perdere» i fondi arrivati da Napoli. Il primo termine per la revoca dei finanziamenti da parte della Città Metropolitana era stato fissato per il 31 dicembre del 2022, salvo essere poi prorogato fino al 30 giugno 2024. «L’eventuale revoca comporterebbe un danno erariale legato alla perdita del finanziamento – scrive il Rup – aggravato dei 16.374 euro già liquidati per la progettazione effettuata dai professionisti all’uopo incaricati dall’amministrazione comunale».

Di qui, l’appello «a una qualsivoglia e tempestiva determinazione dell’amministrazione comunale in merito al centro servizi della Nu» e la manleva del Rup – alla luce dell’ampio lasso di tempo trascorso senza ricevere riscontri – da ogni conseguenza in capo all’ente di palazzo Baronale per l’eventuale revoca o perdita del finanziamento per il centro servizi della Nu. Passato da priorità a inutilità in meno di due anni.

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