Torre del Greco. «L’ospedale Maresca si è trasformato in uno “strumento” per spot politici: chi dovrebbe tutelare il diritto alla salute di trecentomila cittadini pensa solo alle passerelle». Non trattiene un moto d’indignazione e rabbia Romina Stilo, l’ex vicesindaco oggi alla guida della commissione trasparenza del Comune. La notizia del «trasferimento di ritorno» dell’ambulatorio di cardiologia dal nosocomio di Torre del Greco al presidio sanitario di Boscotrecase è stata una mazzata per chi sperava in un reale rilancio della sanità all’ombra del Vesuvio: «L’apertura dell’ambulatorio di cardiologia era stata spacciata come un segnale della volontà politica di rilanciare l’ospedale Maresca – l’affondo di Romina Stilo – Oggi scopriamo che, invece, si trattava di un “prestito temporaneo” legato all’emergenza sanitaria da Covid-19. Così non solo si mortificano gli operatori del settore sanitario, ma si prendono in giro tutti i cittadini che si sono battuti e si battono per mantenere in vita il nostro presidio ospedaliero». Nel merito del «cardiologo conteso» poi, la ricercatrice in genetica evidenzia come «sembra paradossale trasferire un cardiologo da un ospedale in cui è attivo il pronto soccorso a un nosocomio al momento sprovvisto di pronto soccorso. Non vorrei si trattasse solo di un primo trasferimento».
La nota dell’Asl
A gettare acqua sul fuoco provano i vertici dell’Asl Napoli 3 Sud, attraverso una nota in cui chiariscono le ragioni della richiesta di trasferimento di un cardiologo dal Maresca al Sant’Anna e Madonna della Neve: «A seguito della riorganizzazione dell’ospedale di Boscotrecase dove sono riprese le attività ordinarie dopo due anni di pandemia – la versione ufficiale dell’azienda sanitaria locale – si è provveduto a riattivare le sale operatorie di emodinamica ed elettrofisiologia. Proprio quest’ultima disciplina, durante la pandemia e al fine di conservare le attività assistenziali, aveva visto il temporaneo trasferimento dell’ambulatorio Pace Maker e Defibrillatori presso il presidio ospedaliero di Torre del greco. Dopo la riattivazione dell’ospedale di Boscotrecase alle attività No Covid è apparso consequenziale riattivare l’ambulatorio presso lo stesso presidio ospedaliero di Boscotrecase». Insomma, l’ambulatorio è tornato a casa per «fine prestito».
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