Ercolano. Il Parco Archeologico di Ercolano si trasforma nuovamente in un grande teatro all’aria aperta, ospitando martedì 21 giugno dalle 10 alle 12 la Festa Europea della Musica. Il suono di violini, arpe, chitarre, flauti si diffonderà tra gli Scavi in un tripudio di bellezza e armonie per onorare un evento diffuso in ogni paese d’Europa. Il tema dell’edizione 2022 è «Recovery Sound & Green Music Economy» e il 21 giugno sarà una giornata dedicata alla cura dell’ambiente del patrimonio culturale nazionale coronata dalla musica.
Gli Scavi di Ercolano celebreranno il tema con l’integrazione all’interno del sito delle diverse arti e con l’inclusione attraverso decine di giovani dei licei musicali e coreutici. Protagonisti saranno, infatti, gli studenti dei licei musicali del territorio: Grandi di Sorrento, Margherita di Savoia di Napoli, Melissa Bassi di Napoli, Moscati di Sant’Antimo, Severi di Castellammare, Rosmini di Palma Campania, Munari di Acerra, Pitagora di Torre Annunziata, Boccioni Palizzi di Napoli. Alcuni dei luoghi del sito archeologico, in cui la protagonista assoluta sarà la musica, saranno: la Casa del salone nero, la Casa dello scheletro, la Casa del tramezzo di legno.
I visitatori degli Scavi, attraverso il pagamento del biglietto, potranno accedere a ogni performance all’interno del sito dalle 10 alle 12.
Completa la festa anche la comunità social, con la partecipazione del Parco alla Museum Week, dal 13 al 19 giugno, evento globale che vede la partecipazione di musei, parchi e istituzioni culturali da tutto il mondo.
Il Parco raccoglie la sfida del tema di questo anno “Cultura, società e Innovazione” articolato in sette hashtag, uno per ogni giorno della settimana. «Al Parco Archeologico di Ercolano, martedì 21 giugno – dichiara il direttore Francesco Sirano – ci sarà una vera festa con un tripudio di note e performance degli studenti dei Licei musicali e coreutici di Napoli e provincia. Con la partecipazione alla Museum Week, ancora una volta reale e virtuale si contaminano in una adesione globale; il Parco Archeologico torna a essere un luogo pieno di vita, di musica, di giovani che lo frequentano».
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