Torre del Greco. La luce in fondo a un tunnel lungo 13 anni – l’ex fabbrica di via Lava Troia venne acquistata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello a fine dicembre del 2009 – si era accesa lo scorso mese di gennaio: la carovana del buongoverno guidata da Giovanni Palomba aveva, infatti, affidato a un professionista esterno il compito di aggiornare – dietro pagamento di una «parcella» di circa 30.000 euro – il progetto per trasformare «in tempi stretti» l’ex sementificio in un moderno polo scolastico. Sembrava la fine della «saga degli sprechi» all’ombra del Vesuvio, ma – al contrario – si è rivelato l’ennesimo autogol dell’ente di palazzo Baronale.
La revoca dell’incarico
L’ultima frenata di una procedura mai decollata porta la firma dell’architetto Giuseppe D’Angelo, il dirigente del settore politiche di programmazione e assetto del territorio chiamato a raccogliere la (pesante) eredità – prima da funzionario e poi da assessore – dell’ingegnere Vincenzo Sannino. Alla luce dei gravi ritardi nella presentazione del piano esecutivo per la costruzione di un istituto comprensivo nell’ex sementificio, il dirigente comunale ha revocato l’incarico affidato a gennaio del 2022 all’architetto Giovanni D’Amore «per grave inadempimento e grave ritardo». In pratica, secondo la tesi dell’ente di palazzo Baronale, il professionista esterno non avrebbe – a dispetto di ripetuti e circostanziati solleciti – rivisto e aggiornato il progetto presentato a settembre del 2016. Costringendo così l’amministrazione comunale a rivedere la propria tabella di marcia e a «congelare» il piano per dotare la periferia cittadina di un nuovo polo scolastico.
Tutto da rifare
Alla luce dell’ennesima frenata, dunque, si allungano i tempi per «mettere a frutto» i circa due milioni di euro – in soldi pubblici – investiti nel 2009 da Ciro Borriello & company. Anche perché, considerato l’aggiornamento di diverse normative in materia edilizia e scolastica rispetto alla progettazione presentata nel 2016, l’intera procedura dovrà ripartire da capo. Così, a dispetto delle promesse messe nero su bianco durante la campagna elettorale de 2018 in merito alla riqualificazione dell’ex sementificio, il sindaco Giovanni Palomba rischia di chiudere il mandato senza neanche posare la prima pietra per la scuola nell’antica fabbrica di via Lava Troia.
@riproduzione riservata