E’ la notte tra domenica e lunedì scorsi quando la Polstrada di Napoli – cui era stata richiesta assistenza per quel carico speciale – esamina al casello autostradale di Mercato San Severino della A30 la documentazione degli autoarticolati di alcune ditte private incaricate del trasporto di mezzi bellici. A bordo non un semplice carico di armi, ma cinque carrarmati dell’Esercito Italiano, modello Pzh 2000, diretti verso il conflitto in Ucraina. Ma passano poche ore e la Difesa precisa: quei carrarmati sono diretti in Germania per una esercitazione. I mezzi provengono dalla base militare di Persano (Salerno). E sono in dotazione all’ottavo reggimento artiglieria terrestre ‘Pasubio’ della brigata bersaglieri ‘Garibaldi’, uno delle unità di punta delle nostre forze armate.
Gli uomini della Polstrada passano al setaccio i documenti degli autisti e scoprono una serie di irregolarità: dall’assenza della carta di circolazione, alla revisione periodica scaduta. Non solo. Uno dei conducenti guidava pur essendo sprovvisto della speciale patente prevista per condurre mezzi di trasporto eccezionale. Le irregolarità riguardano tre carri su cinque. Per i mezzi che li trasportano – trattori e semirimorchi – scatta il fermo amministrativo. I carrarmati costretti allo stop tornano alla base di Persano in attesa di un nuovo viaggio.
I due mezzi che passano i controlli, invece, proseguono il loro tragitto che li porterà prima a Bologna e poi in Germania. A precisarlo è lo Stato Maggiore della Difesa con una nota: i carrarmati bloccati sull’autostrada Salerno-Caserta “erano diretti in Germania per un’esercitazione. Il trasporto dei mezzi provenienti dalla base militare di Persano di Salerno era a carico di una ditta privata che da controlli effettuati non era in possesso di documentazione corretta”.
L’esercitazione in questione, in programma dal 6 al 24 luglio, si svolge nell’area di addestramento tedesca di Grafenwoehr, ed è la Dynamic Front 22, un addestramento di natura multinazionale guidato dal 56° comando di artiglieria dell’esercito degli Stati Uniti in Europa e Africa. Del reggimento cui appartengono i carri, si parlava anche nella circolare dell’Esercito sull’addestramento al ‘warfighting’ varata dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e che aveva suscitato polemiche (Rifondazione Comunista-Sinistra Italiana la bollò come ‘gravissima’, mentre la Difesa precisò che si trattava di un documento di routine): in quella circolare l’8/o Reggimento Pasubio veniva esplicitamente citato come uno dei reparti da tenere in prontezza operativa e in piena efficienza.