Torre del Greco. è il giorno cerchiato in rosso sul calendario politico della maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Palomba da metà maggio – precisamente dall’approvazione del rendiconto di gestione del 2021 – perché alla «manovra di fine mandato» da 15 milioni di euro sono affidate le speranze dell’amministrazione comunale di recuperare il terreno perso durante i primi 4 anni di disastri e ritardi a palazzo Baronale. Eppure all’appuntamento-chiave in programma oggi in consiglio comunale, la carovana del buongoverno guidata dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio rischia di arrivare – come già successo svariate volte dal giugno del 2018 – impreparata. La variazione di bilancio approvata a metà giugno in giunta presenterebbe, infatti, diverse «anomalie» immediatamente rilevate dall’opposizione. Già pronta a dare battaglia in aula per fare saltare il banc(hett)o della maggioranza.
Due schede nel mirino
A prescindere dalla mancata approvazione della delibera all’interno della commissione bilancio – un vulnus recuperabile in mattinata, prima dell’inizio dei lavori dell’assise cittadina – a pesare come un macigno sulla manovra-record sono le ombre allungate dalla «minoranza attiva» di palazzo Baronale su alcune schede allegate alle 84 pagine della variazione di bilancio. In particolare, come rappresentato dal soldato Luigi Caldarola al dirigente Massimiliano Palumbo – responsabile dell’area finanziaria del Comune – e al segretario generale Pasquale Incarnato, i dubbi sono relativi all’accensione di due capitoli per «prestazioni di servizi di architettura e ingegneria» e per «realizzazione e gestione sito rifiuti» richieste da un dirigente non assegnato allo specifico settore. «Non rinvenendo nella carta intestata della dirigente il settore per cui richiede tali variazioni – osserva Luigi Caldarola – si chiede se le stesse sono da ritenersi legittime. Sempre leggendo talune altre variazioni, poi, si ravvedono istituzioni di capitoli palesemente in contrasto con alcuni articoli del testo unico per gli enti locali».
Il dirigente-pompiere
La prima risposta del dirigente dell’area finanziaria sembrerebbe «spegnere» i dubbi sollevati dall’esponente di opposizione, ma la minoranza – sebbene destinata a essere «falcidiata» da assenze legate all’ultima ondata di Covid-19 – annuncia già battaglia in aula. Una crociata per la legalità che rischia di mettere a repentaglio la manovra-record promossa dalla coalizione guidata da Giovanni Palomba per provare a «riparare» i danni messi in fila durante i primi quattro anni di mandato e veleggiare con il vento in poppa verso il voto del 2023.
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