«Spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande». Con questi obiettivi Adriano Olivetti, in una continua ricerca tra rendimento economico e benessere dei lavoratori, riuscì a trasformare non solo la sua azienda ma il concetto di fabbrica come volano per distribuire soprattutto una ricchezza culturale e sociale. Perchè Adriano Olivetti nel salutare la nostra cara Preside Francesca Paola Toricco? Semplice la risposta. Ha rincorso un sogno coinvolgendo tutta la comunità scolastica affinchè quel sogno si avverasse e in quindici anni è riuscita a trasformare la scuola media Stabiae nella “STABIAE” …. La nostra scuola. È stata una precorritrice del concetto di buona scuola intesa come accogliente officina di innovazione didattica, aperta al territorio per valorizzare le competenze dei suoi allievi e ancor prima dei suoi docenti. Una scuola che si ponesse al centro della più grande comunità sociale per riaffermare il ruolo centrale della scuola in un’alleanza educativa con famiglie, enti locali, parrocchie e operatori economici e diffondere il più alto senso della cultura, in maniera inclusiva e contrastando le diseguaglianze socioculturali. Una scuola che più che buona fosse una “scuola Bella”, in cui tutti, non solo gli allievi, si sentissero accolti, partecipi e avessero la possibilità d’imparare a volare e perché no …. a volare alto.Non è semplice spiegare la figura di Francesca Paola Toricco, autorevole Preside ma al tempo stesso amica e sostenitrice di noi tutti. Basti solo dire che, in maniera un po’ atipica per un dirigente, non ha mai chiuso la porta della sua presidenza in cui ha accolto, ascoltato e aiutato tutti …. quasi sempre con il sorriso tranne in quei casi in cui era, suo malgrado, necessario arricciare gli occhi per far comprendere qualche errore commesso. Ci ha insegnato a credere in quello che facevamo e a comprendere i nostri ragazzi. Ad ogni docente neo immesso esponeva il regolamento che tutti, alunni e docenti, dovevano rispettare ma, alla fine, aggiungeva sempre “ricordate però che i ragazzi vanno guardati negli occhi”, espressione che racchiude la sua volontà di mettere sempre al centro l’alunno e le sue esigenze durante il percorso di studi. Ha rincorso il suo sogno, costantentemente condiviso con tutto il collegio docenti, di realizzare una “scuola bella” … bella negli spazi cui ha fatto togliere il vecchio grigiore degli anni ’70 per ridipingerla con colori allegri, bella nelle iniziative curricolari ed extracurricolari in cui ha fatto emergere o potenziato le competenze di alunni e docenti, bella nell’innovazione tecnologica e la digitalizzazione sopra ogni cosa, bella nell’inclusione verso i più deboli e nel coinvolgimento con tutti gli attori del territorio, bella nei rapporti a scuola e al di là della scuola. Che dire …. Una gran bella persona che lascia un segno ma non tanto nella sede di via Nocera quanto in ognuno di noi. C’è chi da subito è entrato in sintonia con il suo modo di fare e di essere, c’è chi ha faticato un po’ e chi forse non è mai riuscito a stabilire la giusta empatia ma tutti, nessuno escluso, non possono che riconoscerne la grande professionalità, la lungimiranza, l’intuito e, soprattutto, il senso del dovere e del rispetto. Grazie, Preside! Grazie per aver reso la nostra scuola un ambiente vivo, vivace e gioioso che ha collezionato anche tanti riconoscimenti a livello regionale e nazionale. Abbiamo viaggiato insieme in armonia aumentando conoscenze e curiosità. Vogliamo ringraziarla, tutti! Soprattutto per l’umanità che ha sempre dimostrato con la voce, le parole e con i gesti, in tanti momenti difficili che, purtroppo, ci hanno coinvolto segnandoci la vita. Quasi sempre i cambiamenti sono destabilizzanti e a volte possono generare disagi e preoccupazioni, ma siamo certi che l’eredità che lascia sia essa stessa un esempio per chiunque prenderà il suo posto. Da parte nostra ci mancherà la sua presenza dietro quella scrivania, vero punto di riferimento, ci mancheranno la sua professionalità, cultura, eleganza, serenità, gentilezza, capacità di mediazione, onestà, entusiasmo, ironia, abnegazione e soprattutto il suo sguardo profondo. Certi che gli anni a venire saranno comunque dedicati ad attività ed iniziative di prestigio, agli affetti a lei più cari, Le auguriamo di vivere tutto con l’entusiasmo che l’ha sempre caratterizzata.1 luglio 2022, Castellammare di Stabia
I Docenti della Scuola Media Stabiae