Roma. Si chiama «Apocalisse» è l’anticiclone africano che ci accompagnerà in una settimana infernale durante toccheremo temperature impensabili appena qualche decennio fa.
I valori massimi si annunciano di poco superiori ai 40 gradi in pianura, almeno è quello che prevedono gli esperti delle previsioni. «Con l’anticiclone africano si raggiungerà una quasi totale stabilità dell’atmosfera: per i prossimi sette giorni il sole sarà prevalente e il cielo si presenterà praticamente sereno».
I pochi, occasionali e brevi rovesci, purtroppo, non riguarderanno la Campania. Dicono che sarà la settimana più calda dell’anno, almeno da domani fino al prossimo weekend, con un continuo aumento della temperatura con punte di 41 gradi in alcune aree metropolitane. Si soffrirà il caldo di giorno e anche di notte quando le temperature, almeno fino alle 23, sfioreranno i 30 gradi su tantissime.
Si tratta di condizioni meteo che potrebbero accompagnarci fin quasi alla fine del mese. Il dato più allarmante riguarda le precipitazioni: non sono previste perturbazioni o break temporaleschi significativi praticamente fino alla fine di luglio. Una situazione preoccupante vista la siccità perdurante ormai da almeno sei mesi.
Due gli aspetti più preoccupanti davanti alle previsioni meteo che abbiamo imparato a leggere praticamente quotidianamente.
La prima ricguarda la salute delle persone fragili e già sofferenti. La seconda riguarda le ricadute sulla produzione di grano. In entrambi i casi l’allarme di Coldiretti suona drammaticamente.
Sul primo fronte ci sono oltre 4 milioni di anziani ultraottantenni che più di altri soffrono e devono essere aiutati a resistere alle alte temperature.
I maggiori pericoli per questa categoria sono rappresentati dai colpi di calore e dalla disidratazione. Le persone anziane, ma anche i bambini, devono ridurre al minimo le esposizioni ai raggi solari, specie nelle ore centrali della giornata, e i consigli sono gli stessi di sempre: vestirsi con abiti leggeri chiari di cotone, fare docce tiepide, stare in luoghi ombreggiati e difendersi con un’alimentazione sana con acqua e cibi rinfrescanti come frutta e verdura di stagione, ricche di potassio, calcio e ferro, indispensabili per rinvigorire l’organismo e reintegrare acqua e sali minerali persi con l’eccessiva sudorazione. La perdita di liquidi e di elettroliti è il rischio peggiore nelle giornate con picchi di temperatura. Una eccessiva esposizione al sole con un intenso stress può provocare colpi di calore con conseguenze gravi se la vittima è un anziano cardiopatico.
Sul fronte delle colture, con il caldo torna indirettamente anche lo spettro della speculazione sui campi di grano con costi triplicati e rese dimezzate per le quali i cerealicoltori sono in estrema sofferenza.
Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale, ribadisce la gravità della situazione: «Siamo in una momento delicato perché ai soliti movimenti speculativi in piena trebbiatura, che sono l’unica spiegazione all’improvviso crollo di prezzi a fronte di domanda crescente e scarsità di offerta, si somma una condizione estrema di costi e caldo. Bisogna ricordare che quest’anno abbiamo prodotto al triplo dei costi, con aumenti dal 100 al 200% su tutto: gasolio, fertilizzanti, sementi, trasporti, ricambi, attrezzature. Una condizione di difficoltà a cui si sono aggiunte le temperature eccezionali che vanno avanti da maggio, costringendo le piantine di grano ad un’accelerazione dei processi naturali con conseguente anticipazione dell’essiccazione. Questo significa che siamo passati da una produzione di circa 50 quintali per ettaro alla metà, in alcuni casi sotto i 20 quintali per ettaro, ossia un terzo. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono pesanti e le poche piogge di giugno non sono servite a niente». Uno scenario drammatico in un 2022 che in Italia si classifica nel primo semestre come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica, ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.