Scafati. Area Pip, il Consiglio di Stato, riconoscendo le ragioni del Comune di Scafati, sospende la retrocessione dei fondi terrieri agli espropriati. “La prosecuzione dei lavori del PIP di via Sant’Antonio Abate rappresenta una grande occasione per il rilancio del territorio e un’assoluta priorità per la nostra Amministrazione – le parole del sindaco Cristoforo Salvati – In virtù dell’ordinanza del Consiglio di Stato, che ha sospeso l’esecutività della sentenza del TAR di Salerno, negando di fatto il diritto alla restituzione delle aree espropriate nel 2008 in favore dei proprietari, potremo portare a termine il progetto per l’attuazione del Piano per gli insediamenti produttivi. Procederemo celermente per realizzare le opere di urbanizzazione”. A ricorrere contro l’adozione del nuovo Pip, chiedendo la restituzione dei terreni, alcuni espropriati difesi dall’avvocato Paolo Santacroce. La loro richiesta fu accolta dal Tar di Salerno, che dichiarò l’irregolarità nelle procedure adottate dall’ente di palazzo Mayer che aveva riadottato un nuovo Pip sulle ceneri del precedente, scaduto dopo dieci anni di inattività.
Secondo il tribunale amministrativo “l’area di interesse è diventata zona bianca, sicché, il PIP, le cui opere di urbanizzazione sono così modulate, è certamente in evidente contrasto con il P.R.G”. Una sentenza che di fatto metteva a rischio anche i sette milioni di euro per le opere di urbanizzazione. Fondi già appaltati e in attesa di partire.
Il Consiglio di Stato, riconoscendo la prevalenza dell’interesse pubblico su quello privato, e onde non bloccare l’avvio delle opere di urbanizzazione, ha deciso la sospensione dell’esecutività della sentenza impugnata. Sarà l’udienza, non ancora fissata, a stabilire le ragioni tra le parti. “Gli imprenditori interessati al Pip possono stare tranquilli, lo studio Orefice ha difeso le ragioni dell’ente in modo egregio grazie anche al supporto istruttorio degli uffici comunali – esulta l’assessore ai lavori pubblici e contenzioso Gennaro Avagnano – Era importante mettere al riparo l’attuazione del Pip di via Sant’Antonio Abate, che è e resta una priorità per il Comune di Scafati, da ogni contenzioso. I ricorrenti avranno avuto le loro ragioni ma l’interesse pubblico per l’attuazione del primo stralcio delle opere di urbanizzazione del piano di insediamento produttivo ha assunto, come mi ero augurato, un aspetto prioritario per i giudici. Ora avanti subito con i lavori”.
Lavori che sono stati assegnati alla ditta TecnoB di Casapesenna, che ha vinto la gara con un ribasso del 35,273%.
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