Castellammare. Passato, presente e futuro sono da sempre legati da un sottilissimo filo. Sono collegati anche da attività in grado di unire testimonianze antiche.
In un territorio ricco di storia come quello di Castellammare di Stabia sorge la Biblioteca Gaetano Filangieri, un luogo che ospita numerosi reperti storici riguardanti proprio la nostra terra, un luogo dove c’è chi si prodiga anche per l’avvicinamento dei giovani alla cultura.
«La Biblioteca Gaetano Filangieri è stata istituita con atto deliberativo precisamente il 14 novembre 1868 ed allestita con i fondi librari provenienti dai Monasteri degli Adorati di Ottaviano, dei Minimi Osservanti di Vico Equense e poi di Quisisana » questo è solo il primo dei cenni storici narrati da Olimpia Cappelluti, responsabile della Biblioteca e grande esperta del settore: «Il patrimonio della biblioteca ammontava, inizialmente, a poche centinaia di testi appartenenti all’Esegesi biblica. Grazie alle svariate donazioni ricevute, essa è diventata una delle Biblioteche più prestigiose ed importanti della provincia di Napoli» così la responsabile ha snocciolato alcuni dati storici che hanno portato la biblioteca allo stato in cui si trova oggigiorno.
La Biblioteca ha potuto prosperare grazie, soprattutto, al Fondo Dantesco ed al fondo “Libero D’Orsi” che risultano essere i contributi più importanti conferiti alla Biblioteca. Quest’ultimo in particolare è fortemente legato alla storia locale, soprattutto grazie alla conduzione degli studi che hanno portato alla scoperta degli scavi archeologici di Pompei. Essa ospita non solo opere antiche, ma anche volumi moderni di vario genere richiesti non solo da appassionati lettori, ma anche da studenti «La Biblioteca offre un servizio di prestito locale ed interbibliotecario, che rende accessibile al richiedente qualsiasi libro e volume quest’ultimo desideri. Grazie a tale servizio, sarà possibile avere accesso a dei volumi fisicamente assenti nella sede sfruttando i collegamenti tra le varie biblioteche della zona. Essa organizza, inoltre, iniziative promotrici della lettura soprattutto tra i più giovani ed offre una serie di postazioni da studio e lavoro a cui ogni cittadino può usufruire tramite prenotazione, che può avvenire anche online tramite una apposita applicazione.
La biblioteca ha inoltre instituito, da ormai diversi anni, una collaborazione con AMESCI per la creazione di un progetto che coinvolge i volontari del Servizio Civile Universale, i quali svolgono un lavoro di accoglienza ed aiutano gli utenti nella loro consultazione dei cataloghi e nello svolgimento di ricerche bibliografiche.
Il luogo funge quindi da polo per chiunque voglia mettere su un lavoro basato sullo studio, sulla lettura e sulla cultura, con particolare riferimento alla storia locale; la Biblioteca è ricca di opere e testimonianze scritte di ciò che potremmo definire parte del patrimonio artistico-culturale della zona. «La biblioteca è il luogo ideale per trasmettere ai cittadini di oggi memorie appartenenti a tempi passati; questo è un compito di grande onore e responsabilità per il posto, che intende fare la propria parte per far sì che la storia locale venga tramandata e mai dimenticata» spiega il ruolo che la biblioteca ricopre all’interno della comunità.
«La biblioteca nasce come un luogo di conservazione, ma nel corso degli anni ha sviluppato anche altre iniziative, ad esempio l’idea di avvicinare i più piccoli al concetto di biblioteca e ad abituarli alla lettura fin dalla tenera età; promuovere l’eredità culturale, di modo da trasformare ogni cittadino in un conoscitore tale da poter diffondere la storia locale in lungo e in largo e incoraggiare il dialogo interculturale, proteggendo ed includendo tutte le diversità culturali» un programma di certo ambizioso e per nulla scontato, che richiede tanto lavoro ed impegno da entrambe le parti.
Trovarsi in un contesto del genere, poter respirare e toccare con mano ciò che ci lega alla nostra storia è a volte troppo sottovalutato; molto spesso si tende a dare per scontato ciò che si ha a portata di mano, ma trovarsi al cospetto di un’opera antica, fatta di un materiale che si usava una volta e che magari è scritta in una lingua appartenente al passato, è tutt’altra cosa.
Toccare con mano la storia, lasciarsi trasportare dalle testimonianze e da ciò che è stato per immaginare con la propria fantasia com’era la vita una volta è un’esperienza che tutti dovrebbero vivere. Grazie a coloro che operano nella biblioteca Gaetano Filangieri è possibile vivere questa esperienza, perché loro, così come tutti gli storici del posto, sanno quanto siano importanti per noi le radici e mettono amore e dedizione nella loro cura giorno dopo giorno per fare in modo che esse non siano mai dimenticate, bensì che vengano arricchite sempre di più per formare, un futuro, una storia sempre più ricca.