Torre del Greco. Luisa Liguoro, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata, candidata con il Terzo Polo di Renzie Calenda al plurinominale.
Come nasce la sua candidatura?
«Chi mi conosce sa che sono da diversi anni impegnata sul territorio come espressione della società civile. Sono stata eletta nel 2018 in Consiglio Comunale a Torre del Greco con la lista civica “Ci vuole coraggio” e successivamente sono diventata Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata. Anche accettando questa sfida sono stata animata da coraggio ma, ancor di più, mi hanno spinto il mio innato senso di responsabilità, un forte spirito di servizio e, da madre di tre figli, la mia voglia di impegnarmi per migliorare le cose per le future generazioni».
Perché ha scelto Renzi e il Terzo Polo?
«E’ una scelta naturale, coerente con il percorso di questi anni. Sono stata da sempre una ammiratrice di Matteo Renzi, sin quando era alla guida del Pd, condividendone le proposte politiche concrete e competenti e soprattutto la sua visione strategica in campo internazionale. Quando Renzi ha fondato Italia Viva ne ho seguito costantemente con attenzione e sincero interesse la sua evoluzione partecipando anche al sondaggio on line con cui fu scelto il logo del suo nuovo movimento. Renzi è stato l’artefice dell’arrivo di Draghi a capo del governo italiano, di cui oggi sono ampiamente riconosciuti i meriti».
Il Terzo Polo ambisce a superare il 10% per evitare la formazione di un governo di centrodestra e richiamare Draghi alla presidenza del Consiglio. Ritiene che l’Agenda Draghi sia la strada giusta per uscire dalla crisi?
«Più che centrodestra, la coalizione trainata dalla Meloni è una destra-centro. Ma anche a sinistra sono sempre più accentuate le posizioni estremiste. Non c’è più nulla di centro e di moderato in entrambi gli schieramenti. L’obiettivo del Terzo Polo è creare le condizioni affinchè Mario Draghi resti alla guida del governo anche dopo il 25 settembre. Per raggiungere quest’obiettivo l’unica possibilità è sostenere il terzo polo. La lista Azione – Italia Viva è l’unico soggetto in campo veramente coerente con le scelte e con il metodo portato avanti da Draghi».
Quali sono i temi riguardanti il territorio, soprattutto riguardo al sistema Giustizia, che conta di poter portare a Roma?
«Sul tema Giustizia il programma nazionale punta alla separazione delle carriere per i Magistrati e ad una valutazione più efficace del loro operato. Ritengo fondamentale diminuire i tempi della giustizia, così come stava facendo il governo Draghi. In qualità anche di Presidente dell’Ordine degli Avvocati le dico che qualsiasi riforma su questo tema deve essere fatta coinvolgendo tutti gli operatori del settore, avvocati in primis, e che la stessa deve colmare il gap che vi è tra l’Italia e gli altri paesi europei per numero di Magistrati, di cancellieri e per dotazioni tecnologiche di tutti gli uffici giudiziari, a partire da quelli del Giudice di Pace che, durante l’emergenza pandemica, sono stati maggiormente in affanno per la loro assoluta mancanza di informatizzazione».
Secondo lei quali dovrebbero essere le priorità che il futuro governo dovrebbe affrontare per la Campania e il Mezzogiorno?
«Non perdere neanche un centesimo dei fondi del Pnrr. Questa è la stella polare che dovrebbe avere davanti qualsiasi governo, di qualsiasi colore. Il Pnrr rappresenta un’occasione irripetibile per il Mezzogiorno. Mettere sul tavolo una ridiscussione del Pnrr significa perdere credibilità in Europa. Inoltre per il Mezzogiorno ci sono i milioni di euro previsti dal Cis, grazie all’ottimo lavoro del ministro per il Sud Mara Carfagna, che non a caso ha sposato il progetto del terzo polo lasciando Forza Italia. Io peraltro mi sono occupata di questo, da delegata del sindaco alla gestione dei Pics e del Grande Progetto Pompei».