Scafati. “Basta tentennamenti, quando non c’è senso delle istituzioni è inutile proseguire”. Si dice pronto a ritornare al voto Cristoforo Salvati, qualora il bilancio di previsione non dovrebbe essere approvato. La sua è una “ostentata” serenità, ma non nasconde di puntare il dito soprattutto con i suoi ex consiglieri passati all’opposizione.
“Ci sono gli impallinatori dell’ex-maggioranza che stanno bloccando i lavori del Consiglio da mesi – l’accusa – sono stanco di elemosinare in Consiglio Comunale voti per il futuro dei progetti quali assunzioni, opere pubbliche e sociale. Se non ci saranno i numeri ritorneremo al voto raccontando il tutto alla città”.
Una città che in effetti ancora si chiede i motivi, non solo politici, che hanno portato in tre anni di consiliatura una staffetta tra gli assessori, raggiungendo il numero record di 21 assessori sui 7 disponibili.
Uno scorrimento di liste, tra nominati in giunta o revocati, che ha portato attualmente Ida Brancaccio ad essere l’unica eletta a sedere in maggioranza, tra i restanti undici surrogati. E’ Nicola Cascone, il primo ex consigliere di maggioranza passato all’opposizione, a replicare alle parole del primo cittadino.
“C’è da mesi un tentativo, da parte del Sindaco e della sua maggioranza, di mistificare la realtà – le sue parole – un esperimento riuscito male visti i giudizi negativi dell’opinione pubblica sul governo della città. Una politica fatta di proclami e retorica e mancanza di fatti”. Da Cascone l’invito a Salvati di “scendere per strada” e toccare con mano i disagi vissuti dagli scafatesi per la sua “cattiva amministrazione”.
“Sarebbe il caso di chiarire anche le affermazioni fatte rispetto a interessi personali e interessi economici – continua Cascone – almeno per quanto mi riguarda, invito ad approfondire i numerosi affidamenti diretti e gli incarichi affidati in questi anni, troverà sicuramente le risposte ai suoi interrogativi”.
Si terrà, con ogni probabilità, il prossimo 3 ottobre il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno il voto al bilancio. Sarà l’ultima chiamata per evitare lo scioglimento e l’arrivo di un commissario, così come ha già anticipato il Prefetto di Salerno Francesco Russo nella sua diffida, arrivata a Palazzo Mayer venerdì scorso.
Ed è però polemica sulla notifica della diffida ai consiglieri comunali. Il Comune infatti sta procedendo in queste ore a notificare l’atto non tramite pec istituzionale, come dovrebbe essere da prassi, ma tramite messo comunale, a mano. “A che gioco stiamo giocando? Approfondirò la questione ed eventuali responsabilità sui ritardi saranno evidenziate agli organi competenti”, la minaccia di Giuseppe Sarconio.
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