Napoli al centro della campagna elettorale che potrebbe cambiare i destini della geopolitica nazionale. Per la prima volta da anni, infatti, i leader hanno scelto il capoluogo campano per la chiusura di una campagna elettorale iniziata tra gli ombrelloni e che finirà tra i banchi di scuola. La candidata premier in pectore, se i sondaggi di qualche settimana fa davvero dovessero confermare gli esiti, Giorgia Meloni sarà a Napoli. Nella città, a pochi chilometri di distanza anche, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio per Impegno Civico, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, con le candidate del Terzo Polo Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Anche il leader di Unione Popolare, Luigi de Magistris, chiuderà a Napoli il suo tour elettorale. L’appuntamento per la Meloni è alle ore 15.30 presso l’Arenile di Bagnoli.Saranno rafforzati i controlli a Napoli in occasione dell’ultima giornata di campagna elettorale che vede in città molti leader di tutti gli schieramenti. Quello che più polarizza l’attenzione delle forze dell’ordine sarà proprio il comizio, nel pomeriggio, all’Arenile di Bagnoli. Nel corso di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto ieri è stato messo a punto il dispositivo di vigilanza, così – spiegano fonti della prefettura di Napoli – come indicato dalla circolare del ministero dell’Interno. Subito dopo si è tenuto un tavolo tecnico in questura con gli uomini della Digos.
Ma in campo vi saranno anche carabinieri e militari della Guardia di Finanza, oltre ovviamente alla polizia locale. Riguardo al comizio di Giorgia Meloni (che in mattinata sarà all’Unione industriali), a Napoli si attendono migliaia di persone che raggiungeranno Bagnoli e si teme che ci possano essere ripercussioni nell’intera area flegrea. Al momento già si ipotizza l’arrivo di circa trenta bus ma il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore, anche se il vero problema è dato dalle auto private che si dirigeranno in zona. Riguardo all’ordine pubblico, sono state vagliate tutte le possibili criticità, con particolare riferimento a eventuali iniziative organizzate dalla galassia antagonista. L’aspetto sorprendente di questo scorcio di campagna elettorale è proprio il fatto che Napoli sia tornata, improvvisamente, ad essere centrale nel dibattito politico. Secondo gli esperti è dovuto al fatto che, negli ultimi giorni, diversi collegi proprio della Campania (in maniera particolare quelli di Napoli centro, di Torre del Greco e di altre zone) siano tornati pericolosamente in bilico soprattutto per il centrodestra a causa di quella che appare una rimonta del Movimento Cinque Stelle.
La presenza di Conte a Torre del Greco, alla vigilia della chiusura della campagna elettorale, è un dato forte in questo senso. Conte, nonostante il Movimento Cinque Stelle abbia “toppato” sul caso Deiulemar e sulla formazione dei marittimi, ha riscosso un forte successo di pubblico. Nessuna contestazione, nessuno striscione. E’ il reddito di cittadinanza ad essere il tema centrale degli ultimi giorni di scontri politici. I grillini lo difendono, il Pd ne conferma la bontà, anche Forza Italia è per la sua tutela. Solo Fratelli d’Italia e il Terzo Polo invece sono per l’abolizione.