Settemila visitatori, dal primo giugno al 30 agosto, circa 80 appassionati al giorno, tra Villa San Marco, Villa Arianna e il Museo Libero D’Orsi. «Un buon dato, incoraggiante, ma si può e si deve fare di più. Castellammare per le sue bellezze lo merita. Questo deve essere il primo passo per ottenere un domani grandi risultati». È il commento di Massimo Santaniello, presidente dell’Archeoclub Stabiae, e di Maria Cristina Napolitano del Comitato Libero D’Orsi, al numero di visitatori tra i siti archeologici e Museo Libero D’Orsi registrato nel corso dell’ultima estate. Il boom di turisti, ospiti delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, durerà fino ad ottobre, ed ha inondato Castellammare di Stabia nel corso dell’ultima estate. Si è fatto sentire anche nei registri dei siti archeologi romani della città. Sono circa 7.000 i visitatori che questa estate hanno scelto di trascorrere una giornata tra le bellezze e il clima fresco di Villa San Marco e Villa Arianna e ad osservare i reperti esposti nel museo Libero D’Orsi. Oggi sia il museo che gli scavi si presentano in ottimo stato, anche grazie alle opere di restauro degli ultimi anni, ed i reperti vengono curati maniacalmente dagli addetti ai lavori. Settemila visite in 90 giorni significano circa 80 ingressi giornalieri. Un dato incoraggiante ma che non dà ancora il giusto merito alle bellezze delle ville e all’importanza dei reperti esposti al Museo Libero D’Orsi. È su questa linea Maria Cristina Napolitano del Comitato Libero D’Orsi: «Siamo felici, è un dato incoraggiante ma si può sempre fare di più. Questo è un ottimo punto di partenza che ci può portare ad avere numeri importanti e che diano il giusto merito all’importanza dei reperti esposti al Museo Libero D’Orsi. Si è lavorato per superare le diverse criticità, infatti, grazie al servizio navetta supportato dal Parco Archeologico di Pompei, i due siti sono collegati. Inoltre, anche grazie alle aperture serali di questo mese e alle varie offerte culturali proposte, il Museo è stato ulteriormente sponsorizzato. C’è molta richiesta di partecipazione, insomma un buon clima per portare avanti questi risultati». «Il lavoro di valorizzazione avviato dalla Direzione del Parco Archeologico di Pompei attraverso l’impiego della direttrice degli Scavi di Stabiae, Silvia Martina Bertesago, e la direttrice del Museo Archeologico di Stabiae Libero D’Orsi, Maria Rispoli, è senza dubbio fondamentale per la conoscenza del sito – dice Massimo Santaniello, presidente del Archeoclub Stabiae -Il Parco Archeologico di Pompei sta coinvolgendo le tante associazioni del territorio per promuovere l’archeologia stabiana. Ci vorrà ancora del tempo per raccogliere i frutti di tanto lavoro, ma i risultati arriveranno. Purtroppo l’intero peso dell’attività di promozione del territorio al momento grava quasi esclusivamente sul Parco Archeologico di Pompei, poche le iniziative da parte del Comune. Molto poca anche la promozione da parte dei tour operator che utilizzano Castellammare come dormitorio, alcuni di essi non conoscono nemmeno le peculiarità artistiche di una città dalla storia millenaria. Non basta il solo turismo archeologico, bisogna creare una rete che connetta i siti archeologici con i Musei cittadini e le chiese. Concordando percorsi e orari di visite. Non è pensabile fare turismo avendo buona parte del patrimonio ecclesiastico non accessibile al pubblico, senza riqualificare il centro storico cinquecentesco».
CRONACA
25 settembre 2022
Castellammare. Aumentano i visitatori di Scavi e Reggia, le associazioni: «Ora più promozione»