Nei sei scontri in carriera con Spalletti, Juric è sempre uscito sconfitto, con le sue squadre che hanno subito 12 gol e ne hanno segnati solo 2. Eppure il tecnico del Napoli teme il Torino, che domani pomeriggio gli azzurri affronteranno al Maradona, e non ne fa mistero. ”Il Torino – dice – è un brutto cliente. Conosciamo il valore della squadra, della società e il modo di lavorare del suo allenatore, un tecnico che porta sempre a casa qualcosa. Domani dovremo essere più bravi di loro. Sanno costruire dal basso e con i rilanci di Milinkovic-Savic fino al limite dell’area, un’azione che ripetono spesso, hanno fatto diversi gol. I centrocampisti che sono a sostegno sanno giocare e difendere in più modi e sanno fare la marcatura uomo contro uomo a tutto campo”. Insomma la partita si presenta difficile ma ciò non limita le ambizioni del Napoli. ”Noi – dice il tecnico – vogliamo vincere partite difficili, non facili per cui siamo pronti a misurarci con squadre forti come il Torino”. Le notizie sulla condizione dei calciatori sono buone. Politano si è del tutto ripreso dalla distorsione alla caviglia subita nella partita con il Milan, Lozano, che aveva avuto un piccolo problema muscolare durante gli impegni con la Nazionale, è tornato del tutto guarito. Stesso discorso per Rrahmani. Insomma, Osimhen a parte, Spalletti ha ampie facoltà di scelta. “Tra domani e martedì con l’Ajax – spiega Spalletti – ci saranno necessariamente delle rotazioni perché abbiamo due partite in 4 giorni. Però domani credo che non ci saranno grosse differenze rispetto alla formazione iniziale che ha giocato più spesso perché ho tutti gli uomini in buona condizione. Quello che conta è dare seguito a ciò che abbiamo pensato e che ci diciamo quotidianamente. I miei giocatori sanno quanto me cosa bisogna fare e conoscono l’idea condivisa di gioco. Mi piacerebbe maggiore concretezza rispetto a quello che abbiamo espresso sinora. Quando sei in possesso della palla costantemente bisogna sapere qual è il momento di dare l’affondo giusto. Questo è lo scatto di maturità che devono fare soprattutto i più giovani. Comunque ho molta fiducia che riusciremo a fare questo salto”. Questo è il momento di Raspadori, ma anche di Simeone. Spalletti sa che può contare su entrambi, anche durante una stessa partita. ”Giocheranno tutti e due – chiarisce – Nel Napoli non ci sono titolari e riserve. Ci sono solo titolari che in ogni partita possono giocare minuti in più o in meno. Con le cinque sostituzioni e con l’intensità degli impegni che abbiamo tutti devono fare la loro parte”. Dei progressi di Raspadori, evidenziatisi anche in Nazionale, non si può fare a meno di essere soddisfatti. ”La Società – dice Spalletti – è stata molto barava a fare la scelta di prendere Raspadori. Calcia bene di destro e di sinistro, ‘sente’ benissimo la porta, ha personalità, è un ragazzo che vuole migliorare non si fermerà certo alle prime soddisfazioni perché è giustamente ambizioso. Jack può giocare indifferentemente come punta avanzata o avendo al suo fianco un altro attaccante. Dipende dal tipo di partita che viene fuori Se una squadra ti pressa forte e a noi non riesce di costruire in maniera qualitativa in nostro gioco, allora è meglio che giochi con un attaccante affianco. Ma se noi cominciamo bene l’azione non conta se ha qualcuno vicino perché lui sa fare tutto”. ”Lo abbiamo guardato bene – conclude il tecnico – e abbiamo speso dei soldini per averlo. Non ci potevamo permettere di fare una acquisto così importante che poi ci creasse dei blocchi o delle situazioni imbarazzanti”.
SPORT
30 settembre 2022
Napoli-Torino. Spalletti lancia Raspadori e Simeone,voglio vincere