«Se non si conosce il passato non si può costruire il futuro. Si ama quello che si conosce e Castellammare non è abbastanza apprezzata da chi la vive ogni giorno. Anche per questo motivo la città vive la crisi che tutti conosciamo. Se non conosciamo il nostro passato non possiamo essere orgogliosi di Castellammare». È la dottoressa Gelda Vollono a presentare il lavoro di ricerca storiografica che oggi pomeriggio verrà esposto al circolo Velico stabiese. “Castellammare in musica, Castellammare e tre grandi compositori dell’ottocento”. Questo Il titolo dell’incontro. Un viaggio nella Castellammare che fu, quella del periodo d’oro -dalla seconda metà del 700 fino alla prima dell’800, prima dell’unità d’Italia e la cacciata dei Borboni – e di massimo splendore della città che all’epoca veniva scelta da aristocratici, nobili, imprenditori, grandi artisti e musicisti come meta di soggiorno e ispirazione delle proprie opere. «Per tanti fortunati eventi Castellammare divenne una delle mete più apprezzate di tutta Europa – racconta la dottoressa Gelda Vollono – Era la meta preferita da aristocratici, artisti, musicisti e importanti esponenti politici. Le cause di tanto splendore erano principalmente la creazione dei cantieri navali, la messa a punto delle terme e la valorizzazione del borgo di Quisisana. Ferdinando IV di Borbone e sua moglie, Maria Carolina d’Asburgo, amavano alla follia Castellammare e scelsero la reggia di Quisisana come dimora estiva della casata dei Borboni. Grazie al nostro lavoro di ricerca e la ricostruzione di alcuni episodi, siamo arrivati in possesso di diversi manoscritti di spartiti musicali, anche inediti, di artisti di fama mondiale, come Donizetti, Sertor e Lanner, che hanno trovato l’ispirazione grazie alla nostra Castellammare». Con l’iniziativa di questa sera si chiude un ciclo di tre eventi organizzati dal Circolo Velico che hanno raccontato la storia della città e avuto una grossa partecipazione. Michele De Feo (c)riproduzione riservata
CRONACA
1 ottobre 2022
I grandi compositori ispirati da Stabia, la storia di Castellammare al Circolo Velico