Torre del Greco. Un preventivo di spesa da 24.100 € per organizzare una festa dell’Immacolata mai vista all’ombra del Vesuvio. È il prezzo della pace siglata tra don Giosuè Lombardo – parroco di Santa Croce – e il sindaco Giovanni Palomba dopo l’imbarazzante «botta & risposta» andato in scena a febbraio, alla vigilia della discussione in consiglio comunale della mozione di sfiducia al primo cittadino promossa da dieci esponenti dell’opposizione. In tempo di crisi economica e povertà, la «guida spirituale» della chiesa madre di Torre del Greco non ha badato a spese per l’organizzazione della prima processione post-pandemia. Ovviamente, con i soldi pubblici.
La «solenne» letterina
Prima dell’incontro in basilica in cui don Giosuè Lombardo e Giovanni Palomba si sono seduti fianco a fianco per illustrare il «ricco» programma di eventi stilato in occasione del 160esimo anniversario della sfilata del carro trionfale lungo le strade della città, il parroco di Santa Croce aveva inviato – lo scorso 11 ottobre – una «solenne letterina» a palazzo Baronale, indirizzata al capo della carovana del buongoverno e all’assessore alla cultura Enrico Pensati: «Dopo due anni di sospensione della processione dell’Immacolata a causa del Covid-19, c’è grande attesa per un evento religioso di grande rilevanza civile e culturale che registra il ritorno a Torre del Greco di migliaia di devoti», la premessa di don Giosuè Lombardo. Pronto poi a mettere da parte le accuse lanciate dal sagrato meno di otto mesi fa per invocare uno «spirito di fattiva collaborazione e sinergia con tutti i responsabili dell’amministrazione comunale». Gli stessi che, a febbraio, si sarebbero dovuti mettere vergogna – la parola ripetuta dal pulpito dal parroco – per lo stato in cui avevano ridotto la città.
Il preventivo record
Acqua passata, perchè per onorare l’Immacolata secondo i desiderata della chiesa quest’anno serve il doppio della cifra solitamente «donata» dal Comune: 24.100 €. Accanto ai 9.000 euro previsti per la costruzione del carro votivo – una somma in linea con i costi del passato – il parroco di Santa Croce ha richiesto 2.000 euro per gli addobbi e la bellezza di 4.500 euro per la banda Actm, incaricata di suonare lungo le strade cittadine sia in occasione della processione dell’otto dicembre sia il 29 novembre per San Vincenzo Romano. I tappeti realizzati dal maestro Raffaele Panariello e dall’emergente Antonio Caso da esporre presso la chiesa di San Filippo in via Salvator Noto e la chiesa del Rosario di corso Umberto I costeranno 4.000 euro, a cui – si legge sempre nel preventivo – aggiungere 800 euro per i palchetti. Mille euro, poi, saranno destinati a Nicola Di Lecce e alla sua Etnica Ditirambo per il concerto di religiosità popolare «Ti racconto Maria», mentre le luminarie a piazza Santa Croce saranno accese dal 26 novembre al 18 dicembre per una spesa di 2.800 euro. Tutto a spese dell’ente di palazzo Baronale, con buona pace del caro-energia e dell’allarme povertà legato alla crisi economica.
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