Trovata nel sangue la firma del melanoma, il più frequente tumore maligno della pelle: si tratta di piccole molecole di Rna, il parente a singola elica del Dna, che permettono di identificare con elevata precisione i pazienti affetti dal melanoma grazie a un semplice prelievo di sangue, e quindi in modo del tutto non invasivo. Il risultato, pubblicato sul Journal of Translational Medicine, è stato ottenuto da un gruppo di ricerca italiano guidato da Università Sapienza di Roma e Istituto di Biologia e Genetica Molecolare (BioGeM) ‘Gaetano Salvatore’ di Ariano Irpino. Lo studio consentirà di effettuare diagnosi sempre più precoci, fondamentali per fornire cure tempestive. Il melanoma è un tumore maligno della pelle molto aggressivo, che deriva dalla mutazione delle cellule responsabili del colore della pelle, i melanociti. La frequenza di questo tumore è in aumento in tutto il mondo. Finora la diagnosi è stata fatta tramite la biopsia, un esame invasivo che prevede l’asportazione della lesione cutanea sospetta. Ora, però i ricercatori, guidati da Claudia Sabato della Sapienza e Teresa Maria Rosaria Noviello del BioGeM, hanno identificato dei nuovi biomarcatori del tumore, chiamati microRna, che possono fornire una risposta con un semplice prelievo. “Il miglioramento nella gestione dei pazienti affetti da melanoma è un’importante necessità clinica”, afferma Elisabetta Ferretti della Sapienza, che ha coordinato lo studio. “La nostra ricerca è la prima ad offrire una combinazione di biomarcatori da poter usare come strumento diagnostico – aggiunge Ferretti – e riteniamo che la firma molecolare da noi proposta possa avere una forte rilevanza clinica”. Alla ricerca hanno contribuito anche altre università ed enti di ricerca nazionali: Università di Siena, l’azienda biofarmaceutica Epigen Therapeutics, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Università Federico II di Napoli.
CRONACA
20 ottobre 2022
Trovata nel sangue la firma del melanoma. Svolta per la diagnosi precoce del più frequente tumore della pelle