Torre del Greco. Non solo un ritardo di due mesi per portare un pasto caldo agli alunni e agli studenti degli istituti comprensivi del territorio. Le (amare) sorprese sotto l’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba sembrano non finire mai per i cittadini di Torre del Greco e perfino l’attesa ufficializzazione della partenza del servizio di refezione scolastica – fissata per il 14 novembre, salvo ulteriori battute d’arresto – diventa occasione di rammarico e rabbia. Perché, contrariamente a quanto già deciso a marzo, la giunta di palazzo Baronale ha approvato l’aumento dei ticket per la mensa per tutte le fasce di contribuzione.
Il nuovo prezzario
Contemporaneamente all’apertura per le iscrizioni relative all’anno 2022-2023 – la «finestra» sarà aperta da mercoledì 26 ottobre a mercoledì 9 novembre – la carovana del buongoverno ha «ritirato» i prezzi fissati a marzo e provveduto all’approvazione di una nuova tabella di contribuzione, aggiornata agli adeguamenti Istat dei prezzi al consumo per i servizi ricettivi comunicata a fine luglio. Una «solerzia» insolita per la maggioranza dei ritardi, destinata a pesare a caro prezzo sulle tasche delle fasce deboli. Perché l’aumento di 40 centesimi deciso dalla giunta su proposta del vicesindaco con delega alla pubblica istruzione Enrico Pensati inciderà in particolare sulla fascia di reddito più bassa, da zero a mille euro: il pasto per un bimbo iscritto alla scuola dell’infanzia schizza da 50 centesimi a 90 centesimi – in pratica, il doppio – mentre per un bimbo della scuola primaria il costo di ogni ticket sarà di 94 centesimi anziché di 55 centesimi. Stesso «danno economico» per le restanti fasce di reddito.
La difesa-autogol
Ovviamente, la difesa d’ufficio del vicesindaco Enrico Pensati ruota intorno alla necessità di procedere agli adeguamenti Istat dei prezzi: «Non è stata una volontà dell’amministrazione comunale, vale in tutta Italia», le parole pronunciate del braccio destro di Giovanni Palomba. Proprio mentre nella vicina Portici – evidentemente un «principato» a statuto autonomo – il sindaco Enzo Cuomo annunciava il via alla mensa scolastica con le stesse tariffe dell’anno 2021-2022. Un «mistero» destinato a scatenare nuove polemiche all’ombra del Vesuvio.
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