Torre del Greco. Utilizzare i fondi del Comune per «coprire» parte degli aumenti relativi al servizio di refezione scolastica, in particolare a sostegno delle fasce deboli del territorio. è la proposta lanciata dall’opposizione di palazzo Baronale per scongiurare il rischio di un nuovo salasso per le famiglie con figli iscritti all’asilo nido o alla scuola elementare.
A 72 ore dai rincari decisi dall’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba per adeguare le tariffe dei ticket-mensa agli incrementi Istat, sei consiglieri comunali – Luigi Caldarola, Vittorio Guarino, Santa Borriello, Vincenzo Salerno, Salvatore Gargiulo e Valerio Ciavolino – firmano una mozione da discutere in assise per proporre una riduzione del caro-mensa: «I ticket della refezione scolastica hanno subito aumenti significativi, in particolare per le fasce deboli passate da 0,50 a 0,90 per la scuola dell’infanzia e da 0,55 a 0,94 per la scuola primaria – la premessa degli esponenti di minoranza – Il Comune in diverse occasioni ha certificato ampia disponibilità di risorse economiche che potrebbero essere messe in campo per interventi volti a calmierare i costi per servizi essenziali per la comunità».
A titolo esemplificativo, i promotori della crociata anti-rincari per la refezione scolastica sottolineano come – a metà giugno – la carovana del buongoverno di palazzo Baronale approvò una maxi-variazione di bilancio per «investire» la bellezza di 15 milioni di euro in iniziative di dubbio «ritorno» per la collettività. «Si propone al consiglio comunale – concludono i rappresentanti dell’opposizione – di fare i voti e impegnare il sindaco a porre in essere ogni azione utile a ridurre il ticket della refezione scolastica della percentuale aumentata, ritrovando risorse nelle voci di impiego ancora inutilizzate dell’avanzo di amministrazione»
@riproduzione riservata