Un 15enne è stato ferito a Miano, l’accoltellamento sarebbe avvenuto all’interno dell’area della scuola ma non in classe in via Caprera 14, la scuola è una succursale dell’Istituto Duca di Buonvicino: si tratta di un istituto professionale per servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera. Il ragazzino, secondo le prime ricostruzioni della Polizia, è stato colpito al braccio e alla schiena: è stato trasferito all’ospedale Cardarelli di Napoli ma non è in pericolo di vita. Indagini sono in corso su quanto accaduto: al vaglio l’ipotesi che possa essere stato un suo coetaneo.
Borrelli: serve videosorveglianza
“E’ l’ennesimo caso che avviene in una scuola. Avevamo già denunciato un accoltellamento nei mesi scorsi in una scuola a Melito e tanti altri episodi di violenza tra minori all’interno e nei pressi di istituti scolastici. Serve la videosorveglianza anche nelle scuole a rischio almeno negli spazi comuni e agli ingressi. Alcuni genitori chiedono i metal detector perché oramai sono troppi i ragazzini che girano armati soprattutto provenienti da famiglie criminali nelle quali inspiegabilmente viene consentito crescere e che vanno a scuola con coltelli, tirapugni o altri oggetti atti ad offendere. Non possiamo abbandonare le scolaresche, le famiglie e il corpo insegnante a se stessi”: così il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli sull’accoltellamento dello studente oggi a Miano.
Nappi: motore della scuola ancora ingolfato
“Se è vero che la scuola è il motore del Paese, in Campania quel motore è ancora ingolfato. Conosciamo tutti i dati drammatici sull’istruzione nella nostra Regione ma oggi l’accoltellamento del 15enne in una periferia di Napoli mentre era a scuola – e che arriva a distanza di qualche mese da un altro episodio simile -, è un punto di non ritorno”. Lo afferma in una nota Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania e membro della Commissione Istruzione del consiglio regionale, facendo riferimento all’accoltellamento avvenuto a Miano. “Si tratta – dice Nappi – di un fatto gravissimo davanti al quale le istituzioni locali dovrebbero assumersi le proprie responsabilità.Perché il tema vero tema qui, oltre alla mancanza di sicurezza, è il recupero delle diseguaglianze, della dispersione scolastica, della povertà educativa, tutti elementi che segnano in maniera negativa il percorso di crescita dei nostri figli, e su cui in questi anni chi governa la Regione non ha mai fatto nulla. In questo momento, appare evidente che tutto serve tranne arruolare studenti a cui fa perdere un giorno di scuola per sacrificarli sull’altare della politica e dell’opportunismo e farli partecipare a una vuota manifestazione della pace”.