Torre del Greco. Sessantamila euro in due mesi per tre incarichi di consulenza al settore politiche sociali, l’ufficio praticamente smantellato a settembre con il «benservito» ai venti precari assunti con contratti a tempo determinato. è l’ultimo (apparente) controsenso dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba, su cui ora la «minoranza attiva» di palazzo Baronale vuole vedere chiaro. E non solo per l’ennesima pioggia di euro – in soldi pubblici – distribuiti dalla carovana del buongoverno. Tra i professionisti individuati per i tre incarichi di supporto al Rup del settore politiche sociali c’è anche il «tuttologo» Renato Grimaldi, il pupillo dell’assessore ai lavori pubblici Felice Gaglione – fratello dell’imprenditore a capo della casa di cura Villa del Sole, storico «punto di riferimento» del welfare all’ombra del Vesuvio – in passato in pole position per la poltrona da dirigente del settore politiche sociali e poi «premiato» con vari incarichi d’oro, perfino al settore lavori pubblici guidato proprio dall’ex delfino di Donato Capone.
La richiesta di revoca
Visti i «coni d’ombra» della vicenda, l’opposizione di palazzo Baronale ha deciso di rompere gli indugi per chiedere – attraverso una missiva indirizzata al sindaco Giovanni Palomba e al segretario generale Pasquale Incarnato, responsabile dell’anti-corruzione in Comune – l’annullamento in autotutela degli incarichi di supporto al Rup. Una richiesta articolata dai «soliti quattro» della minoranza – il soldato Luigi Caldarola, il casilliano Vittorio Guarino, la grillina Santa Borriello e l’ex pentastellato Vincenzo Salerno – attraverso 5 punti, su cui si chiedono chiarimenti e delucidazioni. «Con la presente – sottolineano i promotori dell’iniziativa – si intendono esternare innumerevoli dubbi che attanagliano gli scriventi in merito alla bontà dell’intera procedura alla base degli incarichi». A partire dall’avviso pubblico per la creazione di una short list finalizzata all’individuazione di figure per la progettazione e supporto al Rup fino ai requisiti richiesti per le consulenze. «Pare curioso poi che la natura dei provvedimenti affidati a tali professionisti sia stata spesso oggetto di missive da parte dei consiglieri comunali che ne hanno rilevato rallentamenti e criticità». Di qui, la richiesta d’accesso all’intera documentazione relativa alla procedura.
Conflitto d’interesse
La postilla finale è dedicata dall’opposizione proprio al «consulente-factotum». «Si chiede di conoscere – chiudono gli esponenti della minoranza – se è stato valutato l’evidente conflitto d’interesse di Renato Grimaldi, coordinatore del progetto Itia per tre coop sociali che hanno in essere una Ats con il Comune». Nonché pupillo dell’assessore ai lavori pubblici Felice Gaglione con la passione per il welfare.
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