«Annullate la gara per l’appalto rifiuti». E’ questa la richiesta che i sindacati Fiadel, Cgil e Uil hanno indirizzato ai commissari straordinari del Comune di Castellammare di Stabia, che si sono insediati dopo lo scioglimento per camorra, attraverso una lunga nota in cui vengono evidenziate le anomalie del capitolato d’appalto. La gara è già partita e le ditte interessate potranno presentare le offerte entro il 2 dicembre, ma sul bando da 62 milioni di euro spuntano già i primi veleni. Molto ruota attorno al numero dei dipendenti che dovranno essere assunti dalla ditta che arriverà a gestire il servizio in città. Nella relazione illustrativa allegata al bando si legge «ad oggi il personale in servizio ammonta a 138 dipendenti». Ma secondo Fiadel, Cgil e Uil «questo evidenzia l’estrema approssimazione dei dati presupposti per l’elaborazione del piano industriale e la conseguente inattendibilità delle relative conclusioni». I sindacati infatti sostengono che sono circa 170 i dipendenti che sono stati impiegati per 240 giorni continuativi e quindi hanno diritto all’assunzione da parte della ditta che si aggiudicherà l’appalto. C’è di più, perché secondo i sindacati sarebbe stata fatta una selezione «discriminatoria» dei lavoratori che dovranno essere assunti. Fiadel, Cgil e Uil infatti chiedono il motivo che ha spinto chi ha redatto il capitolato d’appalto a specificare che bisognerà procedere all’assunzione del «personale cantierizzato a luglio 2019». «L’amministrazione deve provvedere tempestivamente a chiarire i motivi di tale selezione, in modo da ripristinare la propria credibilità, altrimenti fortemente compromessa», sostengono le parti sociali. «L’appalto rifiuti è stato affidato nel 2017 ed esiste un elenco del personale cantierizzato in quel momento. Poi si deve dare l’opportunità a tutti i lavoratori che hanno maturato i 240 giorni da quel momento fino al 2022 di essere assunti dal nuovo operatore – spiegano – L’indicazione del “personale cantierizzato al 2019” è illegittima». Una denuncia forte quella dei sindacati, soprattutto adesso che alla guida del Comune di Castellammare di Stabia ci sono i commissari straordinari che si sono insediati dopo lo scioglimento per camorra del consiglio comunale. Ma le anomalie riscontrate da Fiadel, Cgil e Uil non finiscono qui. Nel mirino c’è anche l’importo dell’appalto che in corso d’opera è stato ridotto da 64 a 62 milioni di euro, secondo le parti sociali «sottostimando il costo del personale». In particolare, negli atti di gara per quanto riguarda il calcolo degli oneri del personale sono state impiegate le tabelle Fise aggiornate a marzo 2019 «senza tener conto il 18 maggio 2022 è stato approvato l’aggiornamento del contratto collettivo nazionale di lavoro che prevede miglioramenti economici da riconoscere ai lavoratori». Per questo motivo, secondo Fiadel, Cgil e Uil, che hanno già chiesto un incontro ad horas con i commissari prefettizi occorre «una rideterminazione degli atti di gara».
CRONACA
4 novembre 2022
Castellammare. Trenta spazzini rischiano di perdere il posto, la rivolta dei sindacati