Torre del Greco. A novembre del 2020, all’epoca in cui era la ditta Buttol a gestire la raccolta dei rifiuti in città, il mercato ortofrutticolo di viale Sardegna sembra destinato – dietro espressa indicazione della giunta guidata dal sindaco Giovanni Palomba – a diventare un «moderno» centro servizi della nettezza urbana.
Poi lo sbarco in maggioranza del «trasformista» Luigi Mele e il successivo addio del colosso ecologico con sede legale a Sarno – rimpiazzato dalla ditta Velia Ambiente – hanno frenato il progetto e il complesso comunale di circa 10.000 metri quadrati è sparito dall’agenda politica della carovana del buongoverno, praticamente abbandonato al proprio destino.
A riaccendere i riflettori sul mercato ortofrutticolo – a distanza di un anno e mezzo dall’ultimo scontro a palazzo Baronale – sono gli esponenti dell’opposizione. Pronti a lanciare – attraverso una mozione da discutere in consiglio comunale – l’allarme sul futuro della struttura di viale Sardegna: «Il silenzio e il disinteresse dell’amministrazione comunale rischiano di fare perdere al mercato ortofrutticolo il treno dei fondi previsti dal Pnrr», l’affondo del soldato Luigi Caldarola.
Sì, perché all’interno del piano di ripresa e resilienza varato dal governo ci sono la bellezza di 150 milioni a sostegno degli investimenti per lo sviluppo della logistica agro-alimentare. Ogni progetto potrà avere un costo complessivo tra i 5 milioni e i 20 milioni e le domande per accedere ai fondi dovranno essere presentate entro il 30 novembre.
Di qui, l’iniziativa della «minoranza attiva» di palazzo Baronale – i «soliti» quattro a cui si è aggiunta Luisa Liguoro – finalizzata a «svegliare» sindaco & company: «La nostra città non può perdere l’occasione per rilanciare il mercato ortofrutticolo e un intero settore trainante l’economia locale», l’appello dei promotori della mozione ai colleghi di maggioranza. A cui ora spetterà il compito di decidere il futuro del complesso comunale di viale Sardegna.
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