Per quattro giorni e quattro sere, con più di 80 eventi, la Campania apre le porte al primo evento diffuso dedicato all’arte contemporanea. «ArtDays Napoli nasce da un’esigenza: nella nostra regione, che si distingue già a livello nazionale, europeo ed extra-europeo grazie alla caratura degli attori dell’art system, non esistono purtroppo eventi calendarizzati che invitino il pubblico ad esplorare mostre, performance, progetti speciali, premi e conferenze».
Martina Campese e Raffaella Ferraro con il valente aiuto di Letizia Mari, come curatrice, e Valeria Bevilacqua, come program manager, hanno fondato nel 2021 il primo evento di arte contemporanea nel nostro territorio. «Nel 2019, io e Raffaella, abbiamo fondato – con sede a Portici – l’associazione culturale senza scopo di lucro “Atena Cultural Project” il cui impegno mira alla promozione e valorizzazione delle differenti declinazioni ed espressioni artistiche e contemporanee, con particolare attenzione verso quelle emergenti».
Quest’anno, l’evento ArtDays, inizia e termina rispettivamente il 25 e 27 novembre «abbiamo fortemente voluto che non fosse una fiera, prolungando la permanenza delle opere, i visitatori da ogni dove hanno la possibilità di raggiungere la Campania per un week-end lungo e hanno la possibilità di fruire di alloggi convenzionati e tour dedicati che raccontino il milieu regionale, interagendo con gli attori che tutto l’anno espongono nella loro struttura ».
La prima edizione dell’evento si è svolta in un periodo difficile e, ancora, succube delle limitazioni per le leggi di emergenza pandemiche «quella degli ArtDays è una realtà certamente consolidata, ma che vuole e deve ancora crescere! La principale novità per questa edizione è il numero maggioritario di eventi: abbiamo potuto felicemente allargare il perimetro stabilito nella prima – edizione – e questo ha portato ad un’incredibile crescita nel numero dei partecipanti, della loro distribuzione e della quantità di mostre ed eventi».
Non mancano partnership e open-call dedicate: è il caso del progetto “WineWise” attuo a «promuovere il legame tra arte contemporanea e aziende vitivinicole. Il progetto nasce anche grazie al legame con un partner speciale “The Emotional Experience”, un’associazione di professioniste del settore (Cristina Varchetta e Natascia Sole) che ci hanno aiutate e consigliate al meglio. Abbiamo ritrovato in loro la sensibilità giusta per traghettare il nostro messaggio all’imprenditoria vinicola».
I vincitori per questa edizione sono quattro: Andrea Bolognino per Cantina Villa Matilde Avallone, Giovanni Chiamenti per Cantine Astroni, Miriam Montani per Cantine Iannella e il duo Transpecies per Villa Raiano. «Abbiamo aiutato la giuria composta da collezionisti, imprenditori del vino e collezionisti con una prima scrematura tra le tante ed ottime candidature ricevute. È stato certamente difficile arrivare ai quattro finalisti: la motivazione e l’idea progettuale contavano quanto la biografia ed il portfolio degli artisti.
I differenti linguaggi espressivi e i progetti d’avanguardia saranno raccontati durante l’evento da mediatori che abbiamo accuratamente formato per l’occasione». Napoli e la Campania sono culla di un vastissimo spettro artistico e culturale, non da meno nel caso dell’arte contemporanea: «Le migliori gallerie di arte contemporanea italiane sono radicate, da oltre tre decenni, proprio nella nostra regione» raccontano Martina e Raffaella «La Campania è prima in Italia per aver avviato progetti di arte pubblica, non considerando che oggi l’arte la viviamo e ammiriamo in ogni dove, persino nella stazione sotterranea della metropolitana. Le nostre terre hanno da sempre ispirato vaste generazioni di artisti nei loro grand tour e continuano tutt’oggi. Non dimentichiamo il ruolo che ha, in questo senso, l’Accademia delle Belle Arti nonché nostra partner in un progetto educativo e nostra patrocinatrice».
L’evoluzione digitale, come per il resto, tocca anche il mondo artistico: è il caso degli Nft, terreno in rapida crescita e fecondo di novità: «Oltre ad attirare gli stessi artisti, da sempre i più attenti alle nuove forme espressive, ha attirato anche noi che le privilegiamo e i collezionisti millenials che ci seguono.
Perché le grandi istituzioni museali dovrebbero voler realizzare una versione NFT delle opere più iconiche delle loro collezioni? Mosse dalla curiosità e dalla passione che ci legano abbiamo deciso di affrontare il tema con un panel di esperti e una conferenza aperta al pubblico che si terrà il 25 novembre al Madre-Fondazione per le Arti Donnaregina intitolata “Nft e Cryptoarte Sfide Rivoluzioni e Paradossi”, è importante per noi che sul tema si faccia informazione consapevole».
ArtDays, con le sue curatrici e tutto il team, si fa promotore di un principale obiettivo: valorizzare le eccellenze artistiche del territorio. La voglia di sognare in grande che muove Martina, Raffaella, Letizia e Valeria è il motore dell’evento: «Vogliamo creare una rete tra gli attori del sistema donando visibilità dal respiro nazionale ed internazionale a produttori, fruitori e collezioni dell’arte contemporanea».
Non arrendersi, mai, alle prime difficoltà e «neanche alle seconde» è il messaggio delle quattro giovani donne che, con passione e dedizione, si sono fatte spazio nella grande scena artistica campana.