Torre del Greco. Zero rappresentanti in consiglio comunale dopo 10 anni e dopo avere mancato l’impresa di tingere di giallo il municipio della quarta città della Campania. Con l’ultimo addio di Santa Borriello – arrivato a tre mesi dalla fuga di Vincenzo Salerno – il M5S scompare da palazzo Baronale: un lento declino cominciato con la scellerata scelta – promossa dall’ex deputato Luigi Gallo, oggi rimasto senza incarichi istituzionali- di puntare sullo sconosciuto Luigi Sanguigno per conquistare la poltrona da primo cittadino di Torre del Greco.
Era la primavera del 2018, il M5S veniva dalla strepitoso risultato – leggi 23.000 voti all’ombra del Vesuvio – alle politiche del precedente mese di marzo e si presentava ai nastri di partenza della tornata elettorale con i galloni da favorito: un «patrimonio» dilapidato da Luigi Gallo per puntare sull’ingegnere proveniente dall’Inghilterra, poi battuto alle urne da Giovanni Palomba e Luigi Mele.
Qualche mese seduto tra i banchi dell’opposizione e il «salvatore di Torre del Greco» rassegnò le dimissioni da consigliere comunale e volò nuovamente a Bristol per i suoi impegni professionali, lasciando lo scranno proprio a Vincenzo Salerno.
Tra lusinghe di passaggi in maggioranza respinte al mittente e iniziative politiche «tipiche» dei 5S, i due grillini hanno tenuto botta per quattro anni a palazzo Baronale fino all’addio per fondare – insieme all’ex sindaco Valerio Ciavolino – il gruppo «Noi Torre!».
Bocciata la linea-Gallo
Dietro la caduta libera del M5S e l’addio dei due pentastellati del consiglio comunale ci sarebbero (ancora) le scelte dell’ex parlamentare, già proiettato al voto del 2023.
La decisione di Luigi Gallo di «imbarcare» pezzi del centrosinistra – a partire da Antonio Crispino e Ivan Marcello Severino, rispettivamente «storici» rappresentanti di Cgil e Sinistra Italiana – non è stata gradita alla base, perchè ritenuta «funzionale» a un’eventuale alleanza con il Pd.
Di qui, la «fuga» di Santa Borriello e Vincenzo Salerno nel nuovo contenitore «Noi Torre!» e la scomparsa del M5S dagli scranni del consiglio comunale dopo 10 anni.
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