Torre del Greco. Era stato ufficialmente «sfiduciato» a metà ottobre, quando due «storici» consiglieri del Forum – l’ex grillino Mattia Maio e Cristiano Borriello – puntarono l’indice contro la «deriva politica» dell’organismo giovanile e la suo «personale interpretazione» del ruolo di presidente.
A un mese di distanza, Antonio Porzio getta la spugna e rassegna le dimissioni dall’incarico «dopo una lunga riflessione e un’analisi di diverse situazioni». Una decisione comunicata attraverso un’accorata lettera inviata a tutti i consiglieri del Forum dei Giovani, al sindaco Giovanni Palomba e al delegato alle politiche giovanili Antonio D’Ambrosio: due paginette in cui l’erede del pluri-candidato al consiglio comunale – mai eletto, a dispetto della «coreografica visibilità» social – ripercorre i due turbolenti anni passati alla guida del Forum dei Giovani, passando dalla «fuga» di sette baby-consiglieri agli ultimi veleni legati alla decisione dello stesso Antonio Porzio di accettare la nomina (politica) di scrutatore alle elezioni del 25 settembre e alla presunta politicizzazione dell’organismo giovanile. «Le vicende accadute negli ultimi mesi hanno creato inciuci e “sentito dire” penosi per la nostra realtà – scrive Antonio Porzio -. In questo periodo sono stato accusato di sfruttare il Forum per un profitto personale e ho ricevuto addirittura accuse pubbliche. Tutto ciò ha comportato il venire meno di alcuni elementi fondamentali quando si compiono attività sociali volontarie: condivisione, disponibilità, serenità».
Un fardello diventato eccessivamente pesante per il giovane universitario, arrivato così alla decisione di mollare la carica di presidente e lo stesso Forum dei Giovani: «Come ultimo punto, ci tengo a lasciare un messaggio ai giovani – il commiato di Antonio Porzio -. Da noi deve partire il cambiamento, da noi deve rinascere l’interesse per il territorio».
Da noi, ma senza di me. Almeno al Forum.
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