La chiesa entra nelle scuole elementari per proporre modelli educativi corretti e cancellare il falso mito di Gomorra. L’iniziativa è di don Gennaro Giordano, parroco della chiesa di Sant’Agostino, nel rione Cmi di Castellammare che venerdì terrà a battesimo il progetto nell’istituto comprensivo Karol Wojtyla. Un’iniziativa rivolta agli alunni della scuola primaria e alle classi prime della scuola secondaria di primo grado e «si propone di risvegliare in loro la cultura della legalità attraverso l’intervento del parroco, delle forze dell’ordine e di persone esperte nel loro settore che possono aiutare i ragazzi a guardare a modelli di vita a cui ispirarsi – spiega la scuola – Le finalità sono: promuovere nei ragazzi un modo di vedere le cose basato su valori di legalità, fratellanza, solidarietà, senso del dovere, responsabilità civica e uguaglianza. Eliminare la cultura del predominio, della forza e della prevaricazione, a cui oggi, troppo spesso, sono soggetti e sono costretti a subirne le conseguenze». «E’ un progetto che punta a rafforzare l’educazione che viene impartita dalle famiglie – spiega don Gennaro Giordano – E’ un’idea che abbiamo iniziato a coltivare dopo un titolo di Metropolis che riprendeva un sondaggio in cui i ragazzini vedevano nei boss della criminalità organizzata dei modelli di riferimento. Al termine di questo percorso vorremmo che i bambini avessero i loro genitori, le forze dell’ordine, le persone che lavorano come idoli». «La sfida è quella di entrare nelle scuole elementari – aggiunge il parroco del rione Cmi – Di solito questi progetti sono rivolti a ragazzi un po’ più grandi, ma il fenomeno in aumento della criminalità giovanile ci spinge a credere che sia giusto intervenire sui più piccoli come forma di prevenzione. Se piantiamo il seme della legalità alle elementari potremo avere in futuro sempre meno ragazzi che prendono strade sbagliate». vt
CRONACA
23 novembre 2022
Castellammare. Il parroco nelle scuole: «Spazziamo via gli effetti di Gomorra sui ragazzi»