Torre del Greco. C’è la pista della vendetta personale tra le ipotesi al vaglio degli agenti di polizia chiamati a dare un volto e un nome al piromane entrato in azione in via Nazionale – all’altezza della rotonda di Sant’Antonio, a due passi dalla chiesa – intorno alle 22 di martedì sera.
Mentre sulla città si abbatteva l’ennesimo temporale di giornata, in via Nazionale qualcuno appiccava il fuoco a un’utilitaria lasciata in sosta lungo la carreggiata. In pochi minuti, le fiamme hanno avvolto la vettura e hanno cominciato a «minacciare» una Fiat Punto parcheggiata davanti all’auto presa di mira dal piromane.
Immediato è scattato l’allarme da parte degli abitanti della zona: i primi a raggiungere il posto sono stati gli uomini in divisa agli ordini del primo dirigente Antonio Cristiano e poi i vigili del fuoco del distaccamento di via Calastro.
Vista la pericolosità del rogo, gli agenti di polizia sono stati costretti a chiudere temporaneamente la strada per consentire le operazioni di spegnimento. Impossibile per i pompieri «salvare» la Fiat Punto, su cui si sono propagate le fiamme.
Entrambe le auto – intestate a proprietari estranei a qualsiasi ambiente criminale – sono andate distrutte nell’incendio. Gli investigatori hanno subito provveduto all’acquisizione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza della zona per individuare il responsabile dell’attentato incendiario di natura – come confermato dai pompieri – dolosa.
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