Il mondo del turismo si schiera con forza dalla parte delle donne che subiscono violenza con un’iniziativa che sta molto a cuore alla ministra Daniela Santanchè che, twittando il messaggio “Chi ama non usa mai la violenza”, annuncia la nascita delle rete nazionale di alberghi solidali, “Qui non sei sola”, per far fronte all’emergenza segnalata dai dati Istat di carenza di strutture in grado di ospitare donne, anche con figli, vittime di maltrattamenti. Strutture che mettono a disposizione stanze per la prima accoglienza e “fanno squadra” in una giornata così simbolica come quella del 25 novembre. “Sono molto fiera di questo progetto – spiega la ministra – perché dà anche la possibilità di mettere il luce la vocazione sociale del comparto turistico. Nei prossimi giorni formalizzeremo il protocollo d’intesa con tutti i soggetti che hanno aderito per dare ulteriore sostanza e concretezza alla rete”. Secondo la titolare del dicastero lo scopo è quello di creare una mappa degli hotel che hanno aderito all’iniziativa. “Sono già oltre mille le strutture che entrano a far parte della rete poiché hanno accolto la nostra richiesta: Federalberghi, Unipol Sai con la rete di alberghi Una Hotel, Federturismo, Confindustria Alberghi, Cna Turismo, Assohotel.
Ringrazio moltissimo per la tempestività della risposta e il grande spirito di solidarietà dimostrato” aggiunge. “Il ruolo di tutti è quello di lavorare insieme per raggiungere risultati nel contrasto alla violenza. Uniamo le nostre voci per prevenire, sensibilizzare e proteggere con azioni concrete le donne, affinché non si sentano più sole” conclude la ministra annunciando che “in ricordo di tutte le vittime di violenza anche la sede del ministero del Turismo è stata illuminata di rosso”. Pronta e attiva è stata la risposta da parte delle varie associazioni. “Crediamo molto in questa idea – dice Marina Lalli di Federturismo Confindustria – e abbiamo messo a disposizione tutto il sistema Federturismo con qualunque tipo di ospitalità: non solo hotel ma anche i Marina Resort, le terme, i campeggi, gli ostelli. Il fenomeno della violenza, forse perché se ne parla di più o perché continua ad aumentare, ha assunto livelli insostenibili. Qualunque mossa per contrastarlo è sacrosanta”. “Gli alberghi per loro natura – spiega dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – sono un contatto diretto con il territorio e con chi lo vive, sono luoghi sicuri con presidi aperti giorno e notte. Essere parte di un insieme che si muove in un’unica direzione e con spirito di solidarietà è un doveroso aiuto per le donne in difficoltà”. “Siamo felici – dice Vittorio Messina di Assoturismo e Assohotel Confesercenti – di aderire a questa iniziativa, che permette alle attività ricettive di dare un contributo concreto al sostegno delle donne vittime di violenza e ai loro figli. Una responsabilità che il comparto turistico, tra i settori economici con la più alta presenza femminile, sente particolarmente.
La rete italiana degli alberghi non si è mai tirata indietro da un impegno diretto all’assistenza, come dimostrato purtroppo in questi ultimi anni nei casi di emergenza abitativa, soprattutto in seguito a eventi sismici. Bene che adesso ci sia uno strumento per dare un contributo anche a favore delle donne vittime di violenza”. Unipol, che mette a disposizione le camere delle strutture alberghiere del gruppo Una Hotel, ha collocato a Torino, in Galleria San Federico, una nuova “panchina rossa” – la quarta dopo le due di Bologna e quella di Milano – con scritta la frase “L’amore genera amore e non violenza” e 1522, il numero verde che accoglie le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di abusi e stalking. “Il nostro impegno è fatto di gesti simbolici, come la panchina rossa, ma anche di cose concrete” dice Matteo Laterza, direttore generale di Unipol Gruppo e amministratore delegato di UnipolSai Assicurazioni. “Ci faremo parte attiva verso le imprese associate alla nostra Confederazione per la costituzione di una rete di strutture ricettive solidali in modo che si possa fornire una prima concreta risposta alle interessate e ai loro figli. Ci attiveremo, fin da subito, per definire una specifica mappatura con le strutture ricettive disponibili ad aderire e per la messa in opera dell’ iniziativa” spiega Cna Turismo e Commercio.