I medici scendono in piazza a difesa del Sistema Sanitario Nazionale. Obiettivo: «Evitare il definanziamento ulteriore della Sanità pubblica. I trincea ci sono i sindacati che hanno annunciato una manifestazione in piazza a Roma il 15 dicembre. Parere sfavorevole, il loro, all’ultima finanziaria che, denunciano, al settore “relega le briciole” con soli 2 miliardi aggiuntivi. «Chiediamo che la legge di bilancio 2023 destini risorse reali alla salute dei cittadini; aumenti le assunzioni di personale medico, veterinario e sanitario, per migliorare le condizioni di lavoro all’interno degli ospedali e dei presidi territoriali; incrementi le retribuzioni del personale, oggi al terz’ultimo posto in Europa».
Dice il segretariodell’Anaao Assomed, Pierino Di Silverio: «Scendiamo in piazza per manifestare la nostra esigenza improcrastinabile di salvare il Ssn o quel che ne resta. La manifestazione è il primo passo di un lungo periodo di proteste che, se non saremo ascoltati, porterà anche al blocco delle attività. Manifestiamo contro il definanziamento e l’assenza di programmazione nonché il preoccupante e assordante silenzio istituzionale. E manifestiamo perché anche i cittadini capiscano che a rischio c’è la salute di tutti e l’intero sistema sanitario pubblico».
Le organizzazioni puntano il dito anche contro «il disinteresse della politica nei confronti degli ‘angeli’ e degli ‘eroi’ che hanno evitato al Paese una caporetto sanitaria ed economica» e la «regionalizzazione delle cure». Da qui la richiesta per l’immediata apertura del tavolo per il rinnovo di un Contratto «sequestrato nelle stanze ministeriali».