Napoli. I tumori ipofisari costituiscono il 10-15% di tutti i tumori intracranici, rappresentando il secondo più frequente tipo di neoplasia intracranica nei soggetti adulti di giovane età (20-34 anni). È uno dei dati più significativi emersi durante il corso di aggiornamento dal titolo “Gestione del paziente con patologia ipofisaria” svoltosi nell’aula congresso dell’Ospedale del Mare.I tumori ipofisari, è stato ancora evidenziato, sono solitamente adenomi ipofisari associati a ipersecrezione ormonale e/o segni e sintomi da compressione delle strutture adiacenti, determinando un significativo aumento della morbidità e mortalità in questi pazienti. La chirurgia èdunque considerata ancora oggi il trattamento di prima linea nella maggior parte dei casi. Il trattamento chirurgico avviene nella maggior parte dei casi per via endoscopica trans-sfenoidale, una tecnica mininvasiva che consente di raggiungere la lesione ipofisaria tramite la cavità nasale e lo sfenoide. La terapia medica svolge un ruolo essenziale, non solo nei pazienti affetti da adenomi ipofisari secernenti come terapia di prima o di seconda linea post-chirurgica, ma anche nei pazienti con ipopituitarismo e diabete insipido centrale. Entrambe queste ultime due condizioni possono essere presenti sia alla presentazione della malattia, sia quale conseguenza dell’approccio chirurgico, richiedendo una gestione specialistica nel post-operatorio. Tuttavia, un ritardo diagnostico e la difficoltà di accedere a strutture specializzate in patologie ipotalamo-ipofisarie rende più difficoltosa la gestione di questi pazienti. Il corso organizzato presso all’Ospedale del Mare, di cui sono stati responsabili Scientifici il dottor Giuseppe Catapano (direttore Uoc di Neurochirurgia) e il dottorVincenzo Nuzzo (direttore dell’UOC di Endocrinologia e Malattie del ricambio), ha avuto come obiettivo prioritario lo sviluppo di un percorso efficiente di diagnosi e trattamento medico e chirurgico per i pazienti con patologia ipotalamo-ipofisaria seguiti presso l’Asl Napoli 1.Inoltre, altro obiettivo è stato quello di rafforzare il lavoro di team multidisciplinare dedicato a queste patologie,facendo incontrare endocrinologi, neurochirurghi esperti in patologie ipofisarie, neuroradiologi, anatomo-patologi, oncologi, radioterapisti e ultimi ma fondamentali nel percorso i medici di medicina generale, con a capo gli esponenti delle cooperative dell’Asl Napoli 1, Pasquale Auricchio, Giuseppe Bruno, Vincenzo D’Anna, Alfredo Fratantonio e Giovanni Paudice.
M|SALUTE
30 novembre 2022
Gestione del paziente con patologia ipofisaria